Nick: Nieth Oggetto: cutolo, da gregario a capoclan Data: 5/12/2007 16.24.13 Visite: 1542
Dieci anni passati tra le fila della vecchia famiglia, poi un’escalation criminale che lo ha portato ai vertici di un nuovo clan, ritagliandosi un posto negli affari illeciti di Soccavo. Questo, secondo gli inquirenti, il profilo di Salvatore Cutolo, il boss dell’omonimo clan finito in manette nella mattinata di lunedì durante un servizio di controllo dei carabinieri volto a scovare le armi utilizzate nella recente faida che ha insanguinato nuovamente il Rione Traiano. Secondo le risultanze investigative “Borotalco” avrebbe intrapreso la sua carriera criminale al servizio dei Puccinelli, clan storico che da tempo aveva messo le mani sul Rione Traiano e da sempre in contrasto con un’altra famiglia, i Grimaldi. Dopo alcuni anni passati come gregario e corriere di stupefacenti, nel corso delle successive e continue scissioni che hanno investito i Puccinelli, Cutolo si è imposto come capo del nuovo clan dei Perrella-Cutolo, andando ad occupare il feudo del Rione Traiano insieme ad un’altra famiglia, quella dei Leone. Da capoclan, Cutolo ha abbandonato le strade continuando a gestire il potere tramite i suoi gregari, evitando di uscire di casa se non protetto dalle guardie personali. Finì nel mirino delle forze dell’ordine nel maggio del 1999 quando, insieme ad un’altra persona, Ciro Striano, fu sorpreso armato fino ai denti nei pressi dell’abitazione di un personaggio storico della mala flegrea, Salvatore Pietroluongo. Voce di popolo vuole che i due fossero lì per assassinarlo, ma le circostanze in realtà non sono mai state chiarite. Con il suo arresto gli affari potrebbero ancora rimanere in mano ad i Perrella-Cutolo, guidati da un parente stretto del capoclan. Fallito, a quanto sembra, anche il tentativo di scissione dei Leone, conclusosi per il momento con l’arresto, il 16 ottobre scorso, di Davide Leone e di alcuni suoi gregari. Con il caos generatosi nei piccoli gruppi emergenti, su Soccavo e sul Rione Traiano, secondo gli inquirenti, si stende nuovamente, e con nuova forza, la mano dello storico clan dei Grimaldi. Tutto sarebbe in mano, secondo la Direzione Investigativa Antimafia, ad Antonio Scognamillo, nipote di Ciro Grimaldi, ritenuto esponente di spicco della “nuova mala flegrea” e con precedenti per porto e detenzione illegale di armi e munizioni, comuni e da guerra. Il nome di Scognamillo è presente nelle risultanze investigative già dal 2004, ai tempi degli scontri tra il clan Grimaldi ed i Frizziero della Torretta, spalleggiati dai Varriale di Pianura, per il predominio su Fuorigrotta. cos'è il genio? è fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.. beh.. non sono bello come clooney nè affascinante come sean connery, nemmeno intrigante come johnny depp.. ma so leccare come lessie! |