Nick: m|r Oggetto: l'ultimo Data: 7/12/2007 14.49.28 Visite: 122
All'inizio è difficile avere il quadro d'assieme, anche se il filo è evidente. Ogni tanto uno studente americano imbracciava un AK47 e faceva la sua strage a scuola. Sociologi e psicologi e analisti a vomitarsi addosso concetti vuoti e, fondamentalmente, indimostrabili. Poi qualche madre iniziò a uccidere i propri figli. Per carità, è sempre successo, per quanto innaturale sia. Ma gli episodi si fecero norma e in un mese dei primi anni del 2000 furono più di 100 i piccoli soppressi dalle loro madri. Un po' dappertutto nel mondo e nei modi più atroci. Per quanto della stessa faccia nessuno vide nelle bombe umane, i kamikaze, qualcosa di distorto. Tutti parlavano di terrorismo e Al Qaeda ma non era solo quello ed era così evidente. I "martiri" diventarono in breve così numerosi che si faticava a produrre l'esplosivo necessario. Alla fine del primo decennio del 2000: un milione di morti per attacchi suicidi. Poi venne la cosiddetta "piena dei suicidi". Da fenomeno proprio di nazioni evolute come la Finlandia o il Giappone divenne fenomeno globale. Su internet di organizzavano suicidi di massa. Contemporaneamente, in migliaia di località del mondo, tantissimi giovani e meno giovani si toglievano la vita alla luce del monitor. Qualcuno iniziò a preoccuparsi quando anche il Papa cattolico morì. Si disse per un infarto ma tutti sapevano che anche lui si era suicidato. La Terra dai 7 miliardi di abitanti in un solo anno si ridusse a 6. I governi decisero di togliere i neonati alle madri e portarli, subito dopo il parto, in istituti statali. Le madri che non uccidevano subito i figli si toglievano la vita. In un modo o nell'altro. Quando la popolazione mondiale si ridusse a 3 miliardi un genetista scoprì il gene "D". D come death, morte. La razza umana aveva una bomba a tempo nel corpo e non lo sapeva. Il gene si era attivato e non si sapeva nè il perchè nè come fermarlo. Poi gli uomini iniziarono e mutilarsi i genitali. Divenne moda e motivo di orgoglio. Tutti si uccidevano per i più futili motivi. Caddero le nazioni e i confini e, paradossalmente, anche le guerre cessarono. La gente smise di contarsi ma ogni giorno si era sempre di meno. Tutt'intorno solo silenzio e puzza di cadaveri. E adesso che l'umanità è finita. Scrivo queste ultime righe dietro un vecchio giornale dove un antico presidente annuncia un'inutile guerra per una cosa che ci sopravviverà: il petrolio. http://www.sergiogandrus.it |