Vai alla freccia - Homepage - BlogRoom - Mappa
Visualizza Messaggi.


Nick: Zero-uno
Oggetto: La morte grigia
Data: 11/12/2007 15.12.23
Visite: 111

Le morti bianche le conosciamo perchè i cronisti, soprattutto in questi giorni, si riempiono le loro laide bocche con quest'espressione che secondo me degrada di per sè il concetto stesso di morte perchè, se proprio vogliamo andare ad analizzare l'aspetto meramente estetico di questo modo di dire, io penso che la morte non sia mai bianca anzi...Posso vederla dipinta con qualsiasi colore, ma proprio di bianco no.
Infatti se ci penso mi vengono in mente anche le morti "grigie".
L'ho vista stamattina una morte grigia: apparteneva ad un bancario.
Basso e gobbo, ma tutto gobbo, non soltanto gobbo di schiena. Questo significa avere la gobba sulla schiena, sulle mani, sulla testa, sulle gambe, sul petto e così via. Portava sta sciarpa annodata tanto stretta che il collo, già tozzo, scompariva completamente. Pochi capelli bianchi ai lati e sistemati in modo ordinato, in quel modo che ti fa pensare che la persona che se l'è sistemati, in realtà, non ha avuto nemmeno bisogno di sistermarli perchè si è svegliato proprio così: con pochi capelli bianchi, "incollati al cranio", che non hanno bisogno di essere sistemati. Poi aveva un maglioncino scollo a V, verde chiaro, che aderiva per bene alla panza e polsini di camicia che sembravano esplodergli sui polsi.
Questo bancario aveva una faccia onesta, non so quasi paciona, con i suoi piccoli occhietti nascosti dietro ad un paio di occhiali che stranamente gli facevano gli occhi ancora più sottili (boh, di solito è il contrario): insomma due "senghetelle" questi occhi su un viso tondo tondo e congestionato per metà (aveva una parte del collo arrossata e il resto era bianco cadavere).
Sto bancario aveva dei veri e propri "blocchi" nel senso che all'improvviso si fermava, si alzava in piedi e fissava il terminale abbassando leggermente gli occhialini e poi ritornava seduto...e quando tornava a sedersi sembrava stordito.
Sinceramente all'inizio lo fissavo perchè tiravo giù santi e madonne per la sua "flemma": questo in trenta minuti era riuscito a battere ogni record di lassismo bancario: soltanto due pratiche (che potevano essere pure le più lunghe da sbrigare ma lui ci metteva anche il suo perchè, come detto, aveva i blocchi) poi a un certo punto ho messo da parte l'ansia di fare presto e l'ho osservato con occhi diversi: è stato allora che ho visto due fosse laterali ai lati delle sue labbra, tipo quelle che hanno i burattini per simulare il movimento della bocca e all'ennesimo blocco mi sono accorto che faceva leva su queste fossette con le labbra quando fissava il terminale. Poi ho capito che lui non se ne rendeva proprio conto di questo movimento che faceva e gli è scappato diverse volte anche dopo, quando si è messo a contare i soldi con quella macchinetta: praticamente sto tic inteveniva a scatti e in un certo senso andava a tempo con il "frrrrr" dei soldi nella macchinetta.
Quando la persona ha abbandonato lo sportello lui ha avuto un altro blocco, però stavolta da seduto, e si è messo a fissare il vuoto attraverso il vetro di separazione della sua postazione. Quasi faceva gli occhi storti quando all'improvviso è riuscito a distogliersi dal vuoto e ha schiacciato il tasto per ricevere il cliente successivo. Quando ha sentito il rumore della segnalazione ha rifatto il tic e lo ha ripetuto anche nel momento in cui la persona si è presentata davanti allo sportello...
Allora ho smesso di guardarlo quando ho capito che mi stava venendo da fare lo stesso tic (l'ho sentito arrivare "da lontano" e giuro che stavo per farlo) e girandomi dall'altra parte, mi so venuti in mente quei morti bruciati vivi nella fabbrica torinese e ho pensato che forse bruciare in quel modo ti fa sentire tanto di quel dolore che in quell'istante quasi non lo senti più e forse ti abbandoni, la tua mente si lascia andare per proteggere il corpo...come ultimo tentativo di reazione alla sofferenza:
come un estremo anti-corpo.
Poi ho pensato che anche il bancario era morto perchè quei tic che lui non sente più sono un estremo anti-corpo, completamente diverso da quell'altro dei poveri bruciati vivi nella fabbrica, ma con la stessa funzione: il primo è definitivo e l'altro interviene a seconda dei momenti, ma entrambi servono ad anestetizzare una condizione fisica che non puoi più sopportare.
Chissà se anche io ho già addosso questi anti-corpi...
Non saprei, ma mi viene da pensare che quel tic del bancario l'ho sentito arrivare "da lontano" e giuro che ripeterlo su di me mi sembrava una cosa del tutto naturale, come un riflesso incondizionato.
Quel tic io l'ho sentito arrivare da lontano.
Poi ci sono le fiamme che viste da lontano pure sembrano una cosa del tutto naturale...fino a quando non le senti prendere possesso del tuo corpo, proprio come in un riflesso incodizionato.





Rispondi al Messaggio | Indietro | Indice topic | Quota Testo | Vai su| Segnala ad un amico|Successivo


La morte grigia   11/12/2007 15.12.23 (110 visite)   Zero-uno
   re:La morte grigia   11/12/2007 15.16.54 (69 visite)   Viola* (ultimo)

Nick:
Password:
Oggetto:
Messaggio:

vai in modalità avanzata
                 


Rimani nel thread dopo l'invio


Ricerca libera nel sito by Google (Sperimentale, non sono ancora presenti tutti i contenuti)

Google
 



Clicca per leggere le regole del forum



Imposta IRCNapoli come homepage

Clicca per andare sul forum di prova.
IRCNapoli "Un racconto a più mani".
Mappa del forum

Visualizza tutti i post del giorno 11/12/2007
Visualizza tutti i post del giorno 06/05/2025
Visualizza tutti i post del giorno 05/05/2025
Visualizza tutti i post del giorno 04/05/2025
Visualizza tutti i post del giorno 03/05/2025
vai in modalità avanzata