Nick: Psyke Oggetto: Aneddoti di treni Data: 13/12/2007 21.37.35 Visite: 238
Il primo aneddoto Due settimane fa, treno Napoli-Arezzo. Accanto a me due ragazzi, ragazzo e ragazza, della provincia di Napoli da poco maggiorenni e un signore di mezz'età. Si comincia a parlare del più e del meno, il signore racconta di essere di Padova. Appena sente il nome della città il ragazzo esclama: "Wa Padova, bella!" Ragazza: "p'cchè quann c' si' stat? " Ragazzo al signore "eh, signo', sapit... io c'ho lavorato pe' n'ann a Padova!" Ragazza al ragazzo: "Sciem' era Mantova dove hai lavorato tu... non Padova...... " Ragazzo alla ragazza: "O ver? non era Padova? " Io: " " Il secondo Due giorni fa, treno regionale Arezzo-Roma. Dietro di me una signora sui 40 anni. Donna in carriera dall'aspetto e dall'uso del telefono. Squilla il suo telefono, si capisce che sta parlando col marito. Questi si è scordato che la figlia aveva lezione di musica ed era troppo tardi per portarla. Prima cazziata della moglie. Una ventina di minuti dopo. Lei chiama lui dicendo di mettere a fare della pastina da mettere nelle lenticchie. Riattaccano. Dopo 5 minuti lui chiama perché probabilmente aveva bisogno di consigli per la pastina. ( ) Lei ne approfitta per ricordargli che alle sei e mezzo sarebbe arrivata a Roma Tiburtina. Dopo 10 minuti richiama lui chiedendo se doveva portare anche la bambina alla stazione o se era meglio lasciarla a casa. Reazione della moglie: "Sei un incapace. Sei un totale incapace. Sai ora che fai? No, aspetta, fammi parlare. Sai ora che devi fare?? Apri quella finestra e buttatici di sotto, perché sei completamente incapace". E riattacca. E' bello viaggiare in treno. "[...]And isn't it ironic, don't you think?A little too ironic, yeah, I really do think [...]" Be careful, ironic!
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