Coinvolti dirigenti e funzionari del Consiglio regionale campano e del Comune
Gli inquirenti: organizzazione volta a condizionare le gare pubbliche
Napoli, appalti pubblici "truccati"
13 ordinanze di custodia cautelare
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13 ordinanze di custodia cautelare" src="http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/napoli-appalti/napoli-appalti/stor_11857635_29180.jpg" width="230" />
NAPOLI - E' in corso una vasta operazione da parte degli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, con 13 ordinanze di custodia cautelare, a carico di una presunta organizzazione accusata di "condizionare" gare pubbliche indette dal comune di Napoli e dal Consiglio Regionale Campania.
Le indagini sono state sviluppate dal nucleo di polizia tributaria della Gdf di Napoli ed hanno portato all'emissione, da parte del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, di 13 ordinanze di custodia cautelare, in corso di esecuzione a Napoli e Roma. Esse riguardano, tra gli altri, spiegano gli investigatori, sei dirigenti e funzionari del Consiglio regionale campano e del Comune di Napoli, due dirigenti di una società multinazionale, e due imprenditori.
Obiettivo dell'organizzazione smantellata nell'operazione "Canaglia" era quello di far aggiudicare "appalti milionari a favore di una società privata partenopea". L'amministratore della società napoletana coinvolta nell'inchiesta aveva attivato una fitta rete di informatori tra dirigenti, funzionari, dipendenti ed impiegati che, sistematicamente, secondo l'accusa, fornivano aggiornamenti riguardanti le gare di appalto, compresa la partecipazione di altri soggetti, e le modalità per superare eventuali società concorrenti.
(19 dicembre 2007)