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Nick: m|r
Oggetto: provincia
Data: 21/12/2007 22.52.3
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La provincia è provincia. Ovunque tu sia.
E' squallida e insignificante nella maggior parte dei casi.
Eppure c'è qualcosa.
Quel fascino del niente che ti prende.
Il niente costruito dall'uomo e che può avere un senso.
O, forse, più che senso, può avere sensazioni.
La nebbia bassa e densa avvolge coraggiosi lampioni, dritti nella notte fredda e silenziosa.
Solo lontano segni di vita con passaggi veloci di auto sulla tangenziale.
Tracce di umanità, vite, nel loro percorso da un punto ad un altro.
Cammino solo, nella nebbia, ho le cuffie collegate al cellulare e sento i Doors.
Ho le poesie di Jim Morrison su una parete della mia stanza.
Non significano niente. Come certe sere di bassa umanità.
Da lontano, un bar mi attira come una falena alla luce.
Cumuli d'immondizia rotolano nel freddo venticello dicembrino.
I vetri del bar sono opachi di condensa.
Dentro, il barista parla con due tipi.
I tipi sono ubriachi e gesticolano.
Certe solitudini non vanno bene con le sbornie allegre.
E la mia ubriachezza ci andrebbe ancora meno.
Entro, prendo un bottiglia di rosso e me ne vado.
Cammino ancora un po'. Jim è tosto. Jim era sensibile. Jim è morto anticipando di troppo il suo destino.
La nebbia mi si posa sulle spalle e fa freddo.
Mi siedo su un ponte che passa sopra la tangenziale.
Bevo il rosso e assorbo i passaggi veloci delle auto sotto di me.
Sembrano tutte persone con uno scopo, un destino.
Vanno da una parte perchè c'è un motivo.
Mi sembra che tutti abbiano almeno una cosa in più di me.
Non provo invidia.
E' solo che a me nessuno appoggia un braccio sulle spalle e mi dice "sono qui".
Se qualcuno lo facesse adesso lo picchierei.
Perchè la provincia è questo.
Niente e solitudine e gente che si sveglia presto per lavorare.
E qualcuno che fa un percorso da solo. Ma lo deve finire.
http://www.sergiogandrus.it
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