Le parole sono superflue, e anche i pensieri se vogliamo. Perché è facile starsene qui a pensare a quelle quasi 250 mila persone, se non di più, che 3 anni fa all'improvviso sono state travolte da una morte ingiusta e atroce; a quelle altre che oggi ancora lottano contro il dolore e gli stenti per andare avanti. E' facile, sì, starsene qui a godere di questi giorni di festa ricchi di cibo, doni, felicità e un pensare che non aiuta di certo. Però è bene ricordare quelle persone. Anche se non le ho mai conosciute vedere quei momenti di terrore per me è come un pugno in faccia. Vedere qulle immagini di repertorio che mostrano delle persone abbracciate in acqua divise dal vortice e immaginare che magari rientrano tra quelle 250 mila e più persone fa male. Molto male. 26 dicembre 2004: ho voluto ricordarlo.