Nick: Ulisse Oggetto: Blocco Cellulari rubati Data: 24/6/2004 0.25.5 Visite: 129
Finalmente quei figli della mignotta che si fottono i cellulari non se ne potranno fare un bel niente (almeno in Italia). Un pezzo di plastica, questo sarà dopo un paio d'ore! ///U.
A BUON FINE IL LAVORO DELL’AUTHORITY |
|
Cellulari, da fine mese scatta il blocco antifurto |
|
|
|
Possibile far sospendere il funzionamento di telefonini rubati o smarriti inviando la denuncia al gestore |
|
|
|
ROMA. Vita più dura per i ladri di telefonini. A partire dal 30 giugno, infatti, scatta l'antifurto dei cellulari, una procedura che consente di bloccare l'apparecchio in caso di furto o smarrimento rendendolo così inservibile. Un dispositivo che ha uno scopo deterrente, per mettere fine a una girandola di passaggi di mano che, tra furti e smarrimenti, coinvolge circa un milione di apparecchi ogni anno. L'annuncio è dell'Autorità per le comunicazioni, che da tempo lavorava per mettere d'accordo i quattro operatori attualmente attivi sul mercato italiano. Dopo mesi di tavoli tecnici in cui si è lavorato per trovare un'intesa, finalmente l'utilizzo del codice Imei a partire dalla prossima settimana sarà una realtà e i telefonini rubati non saranno altro che scatole vuote. Come funzionerà la nuova protezione? Ogni volta che da un cellulare parte una telefonata la rete del gestore identifica l'apparecchio registrando il codice Imei, un numero di 15 cifre proprio di ogni telefonino. Con il collegamento delle reti dei gestori di telefonia mobile ad una lista contenente i codici Imei dei telefonini rubati o smarriti è possibile bloccare qualsiasi chiamata in partenza da questi cellulari. Il blocco, però, vale sul territorio nazionale, ma non all'estero, e in particolare nei Paesi dell'Est, dove vanno a finire molti dei telefonini che spariscono da borse e tasche degli italiani. Cosa fare, comqune, in caso di furto o smarimento? Prima cosa, bloccare subito la Sim Card contattando il proprio gestore. Ma se si vuole impedire anche il funzionamento del telefonino bisognerà presentare una denuncia alle forze dell'ordine e poi inviarla all'operatore. Le quattro aziende attive sul mercato italiano (Tim, Vodafone, Wind e H3G) hanno predisposto una serie di procedure. In sostanza, la denuncia va inviata per fax o presentata personalmente a un centro autorizzato, anche se qualcuno ha provveduto a predisporre moduli appositi che si possono scaricare da Internet. Se non si è conservato il codice Imei (che è scritto anche sulla scatola dell'apparecchio) è sufficiente indicare al gestore quattro numeri chiamati con frequenza nell'ultimo mese per evitare che qualcuno possa fare il brutto scherzo di bloccare un cellulare non suo. Tutta la procedura sarà gratuita. In caso di ritrovamento dell’apparecchio, sarà sufficiente comunicarlo per iscritto all'operatore, che provvederà a sbloccarlo rendendolo nuovamente funzionante. | www.ilmessaggero.it
|