IO TOM E NANCY A SORRENTO

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Nick: Vody
Oggetto: IO TOM E NANCY A SORRENTO
Data: 25/6/2004 13.28.41
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Vabbè la maledetta lotteria dei rigori ha deciso Portogallo, in ogni caso è stata una gran bella partita e l'Inghilterra se l'è giocata alla pari, non so quante squadre avrebbero avuto la stessa capacità di non essere sconfitti in partenza contro il team di casa. Onore alle migliaia di inglesi che si sono fatti sentire con forza e hanno ricordato al mondo che il calcio e il tifo lo hanno inventato loro.

Ieri l'ho vista a Sorrento, prima in un pub a maggioranza italiana, dove noi 4 eravamo gli unici non inglesi a tifare England e poi all'English Inn dove invece c'erano moltissimi britannici. Chiaramente i tifosi giovani erano pochini perchè chi ha potuto era fra i 35.000 al seguito in Portogallo, ma abbiamo pariato lo stesso alla grande. Ho fatto amicizia con un vecchio Hammer di 59 anni, con un grande tattoo del West Ham sulla parte interna dell'avambraccio sinistro, che si distingueva chiaramente fra gli attempati gentiluomini delle upper/middle classes. Abbiamo bevuto insieme - i e zitm - pinte su pinte, mentre sua moglie continuava a dirgli di "don't drink anymore" e lui rispondeva inframezzando un Fuck off a un sorriso.

Sembravano usciti da un fumetto, da un film, tanto erano cosi' tipicamente cockney. Lui rasato, tatuaggi, cicatrici un po' dappertutto come ricordo di risse e zuffe nelle strade di Londra est, nei pub, nelle curve avversarie conquistate con la famosa tattica del "take the end, hold the end". Lei bionda, sgangherata, cosce storte, una pinta nella mano sinistra e una sigaretta in quella destra, che continuava a guardare con amore il suo old boy sessantenne che dava in escandescenze, mentre lo cazziava ripetutamente, con quel modo di parlare sincopato e smozzicato tipicamente londinese, anzi proprio di Londra est.

Abbiamo parlato dei derbies col MILLWALL (in pratica west ham e millwall sono della stessa zona di Londra, quella del vecchio porto, divisi solo dal fiume e sono insieme a poche altre fra le tifoserie leggendarie nella storia del football hooliganism) e lui ha ammesso a denti stretti che i mills sono son-o-eb", intendendo con questa frase pronunciata più o meno in questo modo, che sono dei figli di puttana da rispettare. Gli ho detto della mia fede per il Chelsea e lui ridacchiando mi ha raccontato di quella famosa volta che gli hammers conquistarono lo shed, cacciando i Chelsea a casa loro a Stamford Bridge. Ah vecchio Tom, più giovane e fresco lui a sessant'anni che questa maniata di ventenni chatters depressi dei nostri giorni.

Alla fine ci stava scappando anche una mezza rissetta, perchè dei giovinastri locali facevano gli sciocchi ai goal del Portogallo, mentre invece a Italia 90, quando qui c'erano gli hooligans pigliavn sul paccr sti sorrentini. Chiaramente noi ci siamo messi con gli inglesi, cinte alla mano, perchè ci danno fastidio queste cafonate degli indigeni, tanto più che 8 inglesi su 10 erano anziani, ma comunque si erano schierati perchè il british bulldog è razza bellicosa. Vista la mala parata i giovinastri hanno inforcato i loro scooter e se ne sono andati a fare in culo.

Ho salutato alla fine Tom e Nancy, augurandogli buona permanenza in Italia e siamo tornati a Napoli, dove a Piazza Bellini abbiamo continuato a sbevazzare per annegare in un mare d'alcool la seconda delusione di quest'europeo.

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