Nick: _Enzo_ Oggetto: Rifiuti Data: 13/1/2008 0.53.53 Visite: 243
ROMA - Mentre sulle strade di Napoli e della Campania si comincia a vedere qualche timido miglioramento grazie all'intervento dell'Esercito e alla partenza delle navi cariche di mondezza, l'emergenza rifiuti resta un problema politico, con Prodi costretto da un lato a richiamare le regioni al senso di responsabilità collettiva e dall'altro a rintuzzare le critiche di Rifondazione che anche oggi ha tuonato contro l'ordinanza che assegna pieni poteri a De Gennaro. E dopo gli scontri della scorsa notte a Cagliari, pilotati dagli ultras, c'é il rischio che la domenica calcistica possa trasformarsi in un'occasione per i teppisti di mettersi in mostra, soprattutto a Milano dove il Milan attende il Napoli. - PRODI: VERGOGNA PER ITALIA, RESPONSABILITA' SIA COLLETTIVA Da Malta il premier, dopo aver condannato duramente gli scontri a Cagliari tra manifestanti e forze dell'ordine, ha lanciato un "appello al paese": l'emergenza in Campania "é una vergogna per tutta l'Italia" e dunque è una questione "che dobbiamo risolvere tutti insieme perché il governo non può più tollerare che il problema non sia risolto". Un invito esplicito alle Regioni a fare la loro parte. "E' ora di finirla, non è ammissibile che un paese come l'Italia non dimostri una responsabilità collettiva - è stato il suo monito - voglio vedere quale regione si prende la responsabilità di non autorizzare il trattamento dei rifiuti". Il premier incassa la solidarietà del presidente del Piemonte, Bresso: "E' ingiustificabile la scarsissima manifestazione di disponibilità mostrata in queste ore" ha detto mentre l'opposizione rilancia le critiche. Ma i problemi arrivano da Prc che continua a definire "inaccettabile" l'ordinanza di nomina di De Gennaro sia nel passaggio in cui gli si consente di agire in deroga alle disposizioni in materia di tutela ambientale sia in quello che riguarda il ruolo dell'Esercito. - 6 ARRESTI A CAGLIARI. SORU, RAID DA STADIO GUIDATO DA PARTITI E intanto dopo la notte di violenze a Cagliari, sono scattati i primi arresti: si tratta di sei giovani, due dei quali minorenni, accusati di devastazione, danneggiamento aggravato, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo gli inquirenti sono tra i responsabili degli scontri in cui, tra l'altro, è stato devastato il sagrato della basilica di Nostra Signora di Bonaria. Teppisti, dice il questore, "pagati per creare danni". "Non è stata una guerriglia urbana, ma una guerra da stadio" ha commentato il presidente della Regione rimarcando il fatto che negli incidenti "ho visto le bandiere di alcuni partiti e movimenti politici: dell'Udc, di An, dei giovani di destra, le bandiere nere". - MANIFESTAZIONE CDL A NAPOLI, ANCORA BLOCCHI STRADALI Dopo l'intervento dell'Esercito e la partenza delle navi, migliora leggermente la situazione a Napoli, dove comunque restano ancora migliaia le tonnellate di spazzatura in terra, tanto che in alcune zone e comuni dell'hinterland i cittadini hanno bloccato le strade per chiedere l'intervento dei militari. E se a Pianura la situazione è abbastanza tranquilla in attesa delle decisioni di De Gennaro - che tornerà a Napoli lunedì - monta la protesta negli altri siti dove dovranno essere realizzate le discariche. Terzigno guida la rivolta dei comuni del parco del Vesuvio e oggi la gente è scesa in piazza. "Se decideranno di aprire la discarica sarà guerra" minaccia il sindaco. A Napoli invece è scesa in piazza l'opposizione con tre cortei che si sono conclusi sotto la sede della Regione, chiedendo le dimissioni di Bassolino. Richiesta respinta al mittente dal diretto interessato. "Le dimissioni sarebbero fuga dalla realtà. Qui siamo in battaglia la priorità è togliere i rifiuti dalle strade" - IN SICILIA 1.500 TONNELLATE, CUFFARO, E' NOSTRO CONTRIBUTO E infatti, dopo la Sardegna anche la Sicilia si prepara ad accogliere la spazzatura campana: una prima nave attraccherà nelle prossime ore a Porto Empedocle e nei prossimi giorni saranno circa 1.500 le tonnellate di mondezza che saranno distribuite nelle discariche dell'isola. "E' il contributo che intendiamo fornire al superamento di un'emergenza che può pregiudicare gravemente l'immagine del nostro paese" ha affermato il presidente della regione Salvatore Cuffaro parlando di una "scelta impopolare" che però "concorre a ristabilire le condizioni di un'equilibrata convivenza sociale". -------------------------------------------------------------------------------- PRODI STRIGLIA LE REGIONI, CENTRODESTRA CRITICO ROMA - "E' ora di finirla". Romano Prodi, in visita ufficiale a Malta, è imbufalito di fronte allo scaricabarile tra le regioni che non vogliono accogliere i rifiuti della Campania. E si rivolge a tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, perché collaborino alla soluzione del problema. L'emergenza, ha detto il premier, è "una vergogna per tutta l'Italia", che deve essere risolta "tutti insieme". "Non voglio più sentire ironizzare le autorità internazionali", ha aggiunto il premier prima di lanciare l'affondo contro le regioni riottose: "Non è ammissibile che un paese come l'Italia, in questa situazione, non dimostri una responsabilità collettiva. Voglio vedere qual è la regione che si prende la responsabilità di non autorizzare il trattamento dei rifiuti senza danno e guadagnandoci qualcosa". Prodi non ha nascosto il suo malumore: "Ho chiesto solidarietà, me ne è stata offerta un minimo. E va allargata". Il centrodestra ha pero' risposto picche. Prima il portavoce di Berlusconi Bonaiuti ("la linea di Prodi è: la frittata l'abbiamo fatta noi, adesso puliamo la cucina tutti insieme"), poi il vice coordinatore azzurro Cicchitto ("non ci sono le condizioni per rispondere ad appelli che Prodi lancia perché è con l'acqua alla gola") hanno gelato le speranze del premier. Comunque il piano del governo per fronteggiare il caos rifiuti in Campania va avanti come previsto, mentre in Sardegna si fanno i conti con gli incidenti di fronte alla villa del presidente Soru, reo di aver aperto le porte ai rifiuti campani. Ma Prodi deve arginare il malumore del Prc, da cui è arrivato un brusco altolà sull'ordinanza della presidenza del Consiglio che ha conferito i poteri di commissario straordinario a De Gennaro. I capigruppo di Rifondazione alla Camera e al Senato, Migliore e Russo Spena, hanno messo nero su bianco il loro dissenso: l'ordinanza del governo viene definita dai due "inaccettabile", in particolare per quanto riguarda il potere dato a De Gennaro di attivare nuove discariche anche in deroga alle leggi di tutela ambientale. I due capigruppo confermano la censura per l'utilizzazione dell'esercito, e chiedono che dal governo si chiarisca "in modo inequivocabile " che i soldati saranno usati per operazioni di genio e alla guida dai camion, ma mai, per nessuna ragione, per "proteggere" le discariche dalle proteste dei cittadini. Non si è fatta attendere la replica del ministro della Difesa Arturo Parisi: "L'esercito fa la sua parte, come tutte le componenti dello Stato e della società ". Gli uomini in divisa, ha spiegato il ministro, sono stati chiamati a dare una mano "mettendo in campo le specifiche capacità logistiche e operative del Genio militare"; precisazione che dovrebbe rassicurare Rifondazione, almeno sul punto del ricorso all' esercito con funzioni di ordine pubblico. Ma le frizioni nel centrosinistra restano; come testimonia l'acido invito che il dipietrista Formisano rivolge a Prc e Verdi: "lasciate in pace De Gennaro". Dal centrodestra, nel frattempo, continuano a piovere critiche su Prodi e sul governo. Giulio Tremonti sostiene un doppio obiettivo: ripulire la Campania dalla spazzatura ma anche "dalla spazzatura di chi l'ha amministrata in questi anni". Replica il governatore della Campania Bassolino, che confessa: "Alle dimissioni ci ho pensato, ma sarebbe stata una fuga dalle responsabilità ". La Lega , invece, ironizza sull'esercito mandato da Prodi, che il deputato del Carroccio Roberto Cota definisce "l'esercito di Pulcinella".
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