Nick: Bardamu Oggetto: Silvio e le prime leggida fare Data: 25/1/2008 19.59.17 Visite: 225
Napoli, 19:39 BERLUSCONI: SULLE INTERCETTAZIONI LA NOSTRA PRIMA LEGGE "Non emetteremo mai una legge o un provvedimento che possa ridurre anche di un briciolo la liberta' dei cittadini e quella sulle intercettazioni sara' la prima legge che approveremo". Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando dal Palapartenope, dove partecipa alla seconda convention internazionale "Italiani nel mondo". "Le intercettazioni - ha spiegato - saranno consentite solo per terrorismo, mafia e camorra". Per chi dovesse ordinare intercettazioni al di fuori di questa categoria, Berlusconi propone "cinque anni di prigione per chi le ordina, cinque per chi le esegue e due milioni di multa per chi le usa".
Questo manco è arrivato e già vuole farsi le leggi a personam!
Silvio attento!!! che sta legge può farti male
"Così incastreremo Prodi" il piano Scaramella-Guzzanti"
Nella lingua inglese, c'è un'efficace formula per definire il piano preparato nei segreti della "Commissione Mitrokhin" contro Romano Prodi. La formula è character assassination, la distruzione della reputazione, l'annientamento della sua credibilità, l'assassinio di una persona non nel suo corpo, ma nella sua identità morale, professionale, sociale. Il senatore Paolo Guzzanti è determinatissimo a trovare elementi che possano diventare, una volta pubblici, la tomba politica dell'antagonista di Silvio Berlusconi. Li chiede, li invoca, li pretende, dal suo consulente privilegiato Mario Scaramella e il "professore" non lesina al presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta occasioni, opportunità posticce, piani di aggressione privilegiati e subordinati.
Prodi e la moglie spiati per due anni Sotto controllo 20 personalità
Coinvolte Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate. In corso perquisizioni Picco di ascolti in occasione di donazioni del premier ai figli
Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni MILANO - Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni sono stati spiati a lungo, per due anni, almeno 128 volte. In particolare, i controlli illegali, riguardavo i conti in banca del premier. Nel mirino degli spioni, - sui quali sta indagando la procura della Repubblica di Milano sulla base di un esposto partito il 29 settembre dal ministero dell'Economia - ci sarebbero stati in tutto una ventina di controllati: alte cariche dello Stato, personalità politiche di appartenenza diversa, oltre a personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. Sono in corso circa 250 perquisizioni in tutta Italia presso i domicili dei sospettati e in diversi uffici pubblici. Le persone coinvolte sarebbero 130.
Intercettazioni, Storace nella bufera Spiato Marrazzo, una centrale occulta Storace ha negato di aver usato un "private eye" contro i suoi avversari "Solo una bonifica". Ma qualcuno controllava il candidato del centrosinistra
ROMA - Lo scandalo delle intercettazioni durante la campagna elettorale per le regionali 2005 finirà in Parlamento e, di sicuro, renderà incandescenti le quattro settimane che ci separano dal voto del 9 aprile. Il ministro della Salute, Francesco Storace, finito nella bufera reagisce duramente e parla di "immondo attacco mediatico" fondato sul nulla: "Solo linciaggio e schizzi di fango" dice.
Ma la questione resta seria: in manette sono finiti una dozzina di investigatori privati, due marescialli della Guardia di Finanza, un ispettore di polizia e due funzionari della sicurezza Telecom. Cosa facevano? Almeno alcuni di loro: Pierpaolo Pasqua e i suoi colleghi dell'agenzia investigativa milanese "Ssi", Gaspare Gallo e Luca Garbelli, sembrano coinvolti in un'operazione di spionaggio elettorale che venne scoperta nella primavera del 2005 nel pieno dello scontro sulle firme false della Mussolini e della durissima campagna elettorale che portò Piero Marrazzo al governo del Lazio. Oggetti dello spionaggio sono stati o stesso Marrazzo e la Mussolini. Il mandante, si sospetta, potrebbe essere stato Storace o qualcuno del suo entourage. Ma la banda "dei segreti" aveva messo in piedi un enorme e gravissimo sistema di spionaggio finalizzato alla vendita di segreti di ogni tpo: economico, politico e giudiziario.
Spionaggio elettorale. Gli spioni della "Ssi", Pasqua in particolare, vennero filmati dai carabinieri mentre montavano la guardia sotto il comitato elettorale di Marrazzo in via Lega Lombarda a Roma. Pasqua, a bordo della sua Y10 filmava tutte le persone che entravano e uscivano. Lo scopo? Verificare, spiegò l'investigatore, se Marrazzo e i suoi facevano uso di auto blu durante la campagna elettorale. Pasqua, però venne anche visto entrare, senza controlli, nel palazzo della Regione dove allora governava Storace |