Nick: Bardamu Oggetto: l'esercizio della memoria Data: 27/1/2008 17.47.31 Visite: 162
A volte il ricordo brucia e ci sono vergogne che si preferisce rimuovere dalla memoria, soprattutto da quella collettiva. Correva l’anno 1938, in ottobre, quando il duce Benito Mussolini e il Gran Consiglio fascista proclamavano le leggi razziali in Italia. Il fatto che i numeri della deportazione degli ebrei dall’Italia e dalla Germania non siano paragonabili, che il popolo italiano fu meno "ligio" del popolo tedesco a rispettare le "leggi della vergogna" ha fatto sì che si sia sottovalutato l’impatto terribile di questa decisione e accreditato l’immagine un po’ naif degli "italiani brava gente". I malvagi nazisti e i buontemponi fascisti. La storiografia ha cominciato a smentire questa lettura superficiale della dittatura fascista italiana e a far emergere in tutta la sua drammaticità le responsabilità, soprattutto, della Repubblica di Salò e dei suoi "ragazzi" nell’escalation della persecuzione che sconvolse e tolse la vita di milioni di individui e di famiglie, bambini compresi. Se Questo è un Uomo - Primo LEVI Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che tovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetelele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. |