Nick: MeRy_-_ Oggetto: SADE-le sventure della virtù. Data: 29/1/2008 12.4.37 Visite: 117
"due misfatti si presentano ora ai tuoi occhi poco filosofici,la distruzione di un essere umano e l'aggravante che si tratta di una madre. per quanto riguarda la distruzione di un essere umano,stai tranquilla,sophie, è puramente chimerica,perchè l'uomo non ha il potere di distruggere,ma tutt'al più quello di mutare le forme e non di annientarle;ora,ogni forma agli occhi della natura è uguale,nulla si perde nell'immenso crogiuolo dove si svolgono le sue trasformazioni,tutte le porzioni di materia che vi si gettano si rinnovano incessantemente sotto altre parvenze e,quali che siano le nostre azioni su di esse,nessuna la offende direttamente,nessuna la reca oltraggio,le nostre distruzioni danno vigore al suo potere,trattenendo la sua energiasenza capacità di attenuarla. ma cosa importa alla natura,eterna creatrice,che questa massa di carne costituente oggi una donna,si riproduca domani sotto la forma di mille insetti dversi?oseresti forse dire che modellare un individuo come il nostro costi alla natura più della sagoma di un verme e che a lei debba di conseguenza interessare maggiormente?ora,se il grado di attaccamento o piuttosto di indifferenza è lo stesso,cosa può importarle che,per mezzo di quel che viene definito il delitto di un uomo,un altro sia cambiato in mosca o lattuga?provatemi la sublimità della nostra specie,dimostratemi che essa è così importante per la natura che con la sua distruzione le leggi non risultano di conseguenza sconvolte,e solo allora io potrò credere che questa distruzione è un crimine; ma se lo studio più approfondito mi della natura mi avrà provato che tutto quanto vegeta sul globo,anche la più imperfetta tra le sue opere,ai suoi occhi ha un identico valore,non potrò mai concepire che il mutamento di uno di questi esseri in mille altri possa minimamente oltreggiare la sua natura. ma questo essere che aggredisco è mia madre,l'essere che mi ha portato in grembo.e sarà questa vana considerazione a fermarmi?e a che titolo essa potrà riuscirci?questa madre pensava a me quando la sua lubricità le fece concepire il feto da cui derivo?le devo essere riconoscente per aver assecondato il suo piacere?d'altronde non è il sangue della madre che determina il figlio,ma solo quello del padre;il seno della donna fruttifica,conserva,elabora,ma non fornisce nulla e per questo non avrei attentato mai alla vita di mio padre,mentre ritengo una cosa più che normale uccidere mia madre. se è dunque possibile che il cuore del figlio possa giustamente rimpirsi di sentimenti di gratitudine nei confronti di una madre,tutto dipenderà dal suo comportamento verso di noi appena saremmo in età di goderne. se ella si mostrerà buona,potremo anche amarla,anzi forse dovremo amarla;ma se si mostrerà cattiva,sciolti da ogni legge di natura,non soltanto non le dovremo più nulla,ma tutto ci impone di disfarci di lei,in virtù di quella potente forza dell'egoismo che naturalmente e invincibilmente spinge l'uomo a sbarazzarsi di quanto gli nuoccia"
ricorda..IO insegno e TU impari! |