Gli inquirenti chiedono almeno 24 ore di tempo, prima di pronunciarsi questa volta: perché a questo punto, con le due di oggi, sono tre le autobomba trovate a Napoli, in cinque giorni. Ed è giallo. Due vetture sospette, risultate rubate, sono state intercettate nel pomeriggio, nell'area est della città. La segnalazione arriva in entrambi i casi al 113. A bordo ci sono sacchi di polvere, da un chilo e mezzo circa ciascuno. Gli artificieri accerteranno che è materiale esplosivo.
E potrebbe trattarsi di amatolo: la sostanza trovata in una Fiat azzurra rubata, nella notte fra venerdì e sabato, in via Nuova Poggioreale, non lontano da due negozi. Esplosivo di tipo militare in grado di provocare danni ingentissimi. In quel caso l'autobomba era innescata: accesa la miccia, "fumante" la vettura. Oggi le autobomba invece non erano state attivate. Una Smart gialla viene segnalata al 113 in via Filippo Maria Briganti, intorno alle 15. A bordo c'é un sacco pieno di polvere e una miccia spenta. Passa più di un'ora, quando arriva la seconda segnalazione: una Fiat Punto grigia, in via Nicolini. Condizioni analoghe: dentro c'é un sacco con un chilo e mezzo di materiale esplosivo, con miccia spenta. Ora si indaga a tutto campo: sul materiale, sui possibili effetti, sulla collocazione. Se via Nicolini è vicinissima a via Nuova Poggioreale, dove è scattato il primo allarme, sabato, via Filippo Maria Briganti non è molto distante dal luogo di quel ritrovamento. Ed è a pochi passi, fra l'altro, da un ospedale di Napoli, il San Giovanni Bosco.
Non si esprime il capo della Squadra mobile Vittorio Pisani: servono almeno 24 ore di tempo per chiarire un quadro che, evidentemente, si complica. Commentando il primo episodio - sulla Fiat intercettata sabato c'erano un chilo e settecento grammi di amatolo - Pisani disse che quell'ordigno avrebbe potuto essere utilizzato per un attentato. E sottolineò che la cronaca della città conserva il ricordo di due autobomba, utilizzate dalla camorra nel '98. Se si confermera' che si tratta della stessa tipologia della sostanza - ora al vaglio dei rilievi della Scientifica, a Roma - si potrà dire anche in questo caso che si tratta di bombe, in grado di far saltare in aria "interi cantieri", in grado di uccidere. |