Avevo vent’anni e i Litfiba suonavano dopo i Denovo di Sant’Andrea in un paesino del Sannio, poco distante da casa mia.

Io ero con Anna, completamente glabra (questa la capisco SOLO io) che rompeva il cazzo perché quella musica non le piaceva e preferiva manco fumare.

Io invece ascoltavo Fata Morgana e m’immaginavo un tutt’uno con lei che era felice per quella musica.

Qualcuno pensò si trattasse di un classico concerto Punk e sputò in direzione di Pelù, che rispose – freddo – con l’asta del microfono nei denti dello sputatore.

Anna nel frattempo era più pallosa di Givnevra, tant’è che da lì a poco andò a farsi sfottere, nel senso figurato. E ce la mandai io.

Oggi Fata Morgana mi fa pensare a una cara persona, una tipa strana, bassa e (ovviamente) dai capelli ricci, bella, con le ginocchia scolpite a cazzo, minigonna di jeans, infradito e alluci con peli sparsi sugli stessi.

Con un’inflessione spiccatamente partenopea e la erre moscia.

Bella, proprio bella.
Spero il video si veda