Nick: Haran Oggetto: La maledizione della difesa Data: 9/2/2008 11.47.6 Visite: 183
Strike. Un colpo da maestro, l’accanimento continuo: fuori Iezzo, fuori Cupi, fuori persino Cannavaro - pescato in fallo da ultimo uomo, sabato sera - e fuori Domizzi; fuori l’intera difesa titolare del Napoli, quel quartetto investito da Reja d’ogni responsabilità e sistemato invece in infermeria dalla maledizione. Quattro su quattro, il cento per cento, una mira infallibile nello stenderli tutti contemporaneamente, una palla avvelenata capace di colpire un reparto, lasciandolo in panne. Quarantacinque giorni senza Iezzo, ch’è un po’ come dire un quarto di campionato vissuto da spettatore, osservando un po’ il ginocchio sinistro appena operato e un po’ la tv che manda in onda Sampdoria-Napoli e poi Napoli-Empoli e poi Livorno-Napoli e poi fino alla fine di marzo o giù di lì, chissà. Intanto, spazio a Gianello; e poi largo al ballottaggio con Navarro; e poi corsa a tre per una porta. Ma non è finita, anzi è appena cominciata, perché l’emorragia dei difensori, a Cagliari, sul più brutto, s’è accanita contro Cupi e i suoi muscoli di seta, rimessi a dura prova e costretti a un lavoro differenziato per non affaticarli troppo: Grava terzino, come s’usava dire una volta o, se preferite, marcatore, o ancora, terzo di destra, il destinatario dei guizzi di Cassano per domenica pomeriggio: niente male. Non c’è pace per il Napoli e quando tutto congiura contro c’è solo da aspettarsi pure un cartellino sventolato sotto il naso di chi è a rischio: Paolo Cannavaro, ad esempio, ch’era già diffidato; ma il nemico occulto, per andar sul sicuro, gli ha fatto mostrare il rosso. Largo a Contini, il più in forma della compagnia, l’uomo ovunque della retroguardia, l’alternativa sempre pronta, una sorta di s.o.s. perenne. E, per gradire, acciacchi sparsi da un po’ pure per Maurizio Domizzi, passato dalla gloria per il doppio- rigore a Buffon alla polvere d’un accidente dietro l’altro: prima la pennichella su Ronaldo, poi la contratturina che l’ha fermato per tre settimane tre, obbligando Reja a rivedere il settore. La sfortuna ha però deciso di non far sconti e di lasciare invalidi sparsi per Castelvolturno: volendo, Savini poteva essere dirottato a fare il Domizzi, ma pure lui s’è ritrovato a marcar visita e dunque, si cambi a prescindere, lasciando debuttare dall’inizio Fabiano Santacroce, che ha già annusato il Napoli contro l’Udinese, che può vivere una sfida in azzurro dal primo minuto. Il Napoli di Marassi, quello che affronterà la Sampdoria, si trascinerà dietro il senso della precarietà diffusa, tapperà i suoi buchi in virtù d’un organico reso abbondante dall’ultimo mercato e cercherà di turare le falle attraverso l’applicazione più feroce. Il Napoli che va incontro alla premiata ditta doriana Cassano & Bellucci, due tipetti da prendere con le molle, si lecca le ferite proprio dinnanzi e all’interno di un’area di rigore svuotata delle prime scelte e affidata ad un turn-over applicato rileggendo un bollettino medico lungo così. Sì, è strike...
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