Veltroni ha anche anticipato due temi forti del proprio programma: l'istituzione di un compenso minimo legale» di almeno 1.000-1.100 euro per ogni precario; e sgravi fiscali permanenti di 2.500 euro a figlio. (■ Le proposte di Veltroni)
BASTA CAMBI DI CASACCA - Il capo del centrosinistra aveva esordito chiamando in causa direttamente al suo antagonista sul tema delle norme che regolano l'attività di Camera e Senato: «Rivolgo un invito a Berlusconi - ha detto -: approvare ora in Parlamento, in questo Parlamento, la riforma dei regolamenti». Veltroni parte dal presupposto che questa era una riforma che, nel giro delle consultazioni fatte, ha trovato tutti d'accordo, «nessuno ha detto di no. Ora andiamo a vedere», la si approvi subito. L'obiettivo è fare in modo che tutti coloro che sono stati eletti in una lista non possano poi staccarsi e costituire nuovi gruppi in Parlamento.
«NO AI CONDANNATI» - «La nostra scelta unilaterale di correre da soli - ha poi precisato - ha di fatto realizzato parte di quella legge elettorale che non simo riusciti a riformare». Veltroni ha anche sottolineato di avere ottenuto come risultato che anche il centrodestra sta riducendo il numero di partiti della coalizione. Il segretario ha poi spiegato che nel Pd «le persone condannate in primo grado di giudizio è giusto non siano candidate. È giusto considerarli innocenti fino al terzo grado di giudizio, ma non candidarli è questione di opportunitá». Nelle liste veltroniane, è la sintesi, «ci saranno solo candidature di qualità».
IL PROGRAMMA - Per quanto riguarda i temi su cui sarà incentrata l'azione di un eventuale governo del Pd, e di conseguenza la campagna elettorale, Veltroni ha annunciato che «ci sarà un programma più compiuto e poi 10-15 punti, che io delineerò sabato all'assemblea costituente per imprimere un cambiamento al Paese». Non più dunque il libro da oltre 270 pagine che fu alla base dell'alleanza dell'Unione: «Sabato - ha puntualizzato Veltroni - illustrerò le linee del programma che sarà analogo a quelli delle grandi stagioni del riformismo occidentale». Ma per quanto riguarda l'immediato, Veltroni ha suggerito che l'eventuale extragettito («Aspettiamo i dati della trimestrale di cassa, ma è ragionevole pensare che ci sarà») venga destinato a «salari, che sono fermi dal 2000, e produttività».
SGRAVI FISCALI - Qualcosa, del programma, però lo ha anticipato: «In Italia le tasse si pagano troppo e per questo io ribadisco l'impegno a pagare meno e pagare tutti con interventi di due tipi. In primo luogo un intervento a sostegno dei figli attraverso o detrazioni fiscali consistenti, del tipo di 2.500 euro per i nuovi nati, non una tantum ma fino ad una certa età da stabilire. Oppure assegni agli incapienti». In secondo luogo, Veltroni pensa a interventi «di sostegno fiscale alle imprese» per incentivare le donne che lavorano.
MILLE EURO AI PRECARI - E a proposito di lavoro, il segretario del Pd ha voluto inserire il precariato tra le priorità, proponendo una sorta di stipendio minimo obbligatorio: «Diremo alle imprese- spiega Veltroni- che nessuno che abbia un contratto atipico o di precariato può avere uno stipendio di 1.000-1.100 euro e poi noi sosterremo quelle aziende che potranno fare un contratto di più lungo periodo attraverso incentivi fiscali».
Ieri Silvio invece:
1. E' a favore della sospensione della legge sull'aborto (cioè niente più aborti, come vorrebbe la chiesa)
2. Secondo lui troppa lotta all'evasione delle tasse ha determinato una riduzione dei consumi.
3. abolizione ici
4. detassazione straordinari
5. reintroduzione dello scalone pensionistico
Uguale no?