Sono giorni che i giornali, la tv e i negozi si spintonano nella corsa per arrivare prima ad esporre il tanto abusato cuore rosso, simbolo della festa degli innamorati.
San Valentino, festa amata, odiata, più spesso semplicemente criticata sull’onda del criticismo imputabile al consumismo, al caro euro e alla poca profondità spirituale che tali manifestazioni esteriori comportano.
Non entriamo nel merito di schierarci a favore o contro questa ricorrenza, perché, chi la ama, tanti auguri! E chi invece la odia, che la evitasse e dimostrasse l’amore ogni santo giorno, come è giusto, e amen.
Diciamo che abbiamo deciso di schierarci con quelli che giudicano San Valentino "senza infamia e senza lode", come declamava il Sommo Poeta. Quelli che magari non lo festeggiano, e non perché sono single o perché vogliono dare una sferzata al consumismo imperante, ma semplicemente perché lo trovano poco consono alla maniera personale di dimostrare il proprio affetto all’altra metà del cielo.
Guardiamo le cose in faccia così come sono: perché proprio il 14 febbraio una donna deve pensare di indossare lingerie rigorosamente rosso cuore e, indossandola, caricare di aspettative, magari spropositate, un romantico appuntamento?
A parte che, a parere nostro, è assolutamente kitsch dimostrare il proprio amore solo perché lo dice il calendario.
E lui? Di certo, per la tanto attesa festa, a causa dell’intenso organizzare la serata perfetta, avrà come minimo un crollo nervoso e addio fuochi d’artificio tanto sperati. Che poi, perché deve essere perfetta proprio questa sera?
Forse un motivo, a pensarci, lo abbiamo trovato. Perché il giorno dopo, tutti, ma proprio tutti, dal fruttivendolo alla vicina di casa, dall’amica del cuore alla collega rivale che gli altri giorni non ci rivolge nemmeno la parola, tutti ci chiederanno come abbiamo festeggiato e, se dalle loro espressioni capiremo che il nostro San Valentino non è stato tanto spettacolare da soddisfare le "loro" aspettative, guai!
Invece noi "neutrali" quest’anno siamo quelli che si fermano a guardare le vetrine che scoppiano di cuori e di ogni specie di animaletto che simpaticamente regge un cuore e, sorridenti, andiamo oltre.
Siamo quelli che stasera usciremo, ma senza aver stilato un programma di eventi che al confronto le Olimpiadi di Pechino 2008 sembrano una festa di paese.
Noi neutrali siamo quelli che, volendoci addolcire la serata, ma non solo questa sera, evitiamo le confezioni di cioccolatini sommersi di cuori. Oppure, evitiamo del tutto il cioccolato!
Siamo quelli che hanno deciso di chiamare la propria metà "Amore" anche senza stamparlo su un cuscino con le nostre foto e che ogni giorno lasciano frasi scritte a mano sui post-it, magari con degli errori, magari che nessuno ha mai sentito, ma assolutamente e indiscutibilmente originali.
Noi neutrali siamo quelli che, quando il 15 febbraio la massa ci domanderà come abbiamo passato San Valentino, non ci dilungheremo in descrizioni dai mille effetti speciali, ma, sorridenti e seri, risponderemo: "Con amore". Qualsiasi tipo di amore.
Perché i neutrali amano e non solo a San Valentino.

Raimonda Granato


Non poteva dirlo in modo migliore

Buonagiornata a tutti!!