Nick: Haran Oggetto: La casa della vittoria Data: 14/2/2008 16.24.57 Visite: 157
Perdete ogni speranza o voi ch’entrate. L’inferno è in quel fortino definito stadio, un rettangolo verde che divora chiunque, palle avvelenate per gli avversari e sogni proibiti per il Napoli. Un cero al San Paolo, protettore di Reja & company, una cassaforte che custodisce le aspirazioni, che governa l’improduttività esterna, che allontana il pericolo. Il Napoli double-face è una squadra senza mezze misure, che passa da un eccesso all’altro, che sa vivere in casa da nababbo e fuori casa da barbone. Il Napoli che s’è riaffacciato alla serie A, dopo sei anni, manda in estasi a Fuorigrotta e alimenta i tormenti ad ogni viaggio di ritorno: ma, alla fine, va bene così. Il Napoli accomodato nella pancia della classifica (undicesimo posto, ventisette punti), è un caterpillar che tra le mura amiche travolge sistematicamente, che concede poco, quasi niente (soltanto due sconfitte: alla prima con il Cagliari, poi con il Genoa a porte chiuse; tre pareggi: con Reggina, Torino e Lazio, recuperando sempre al 90' e anche oltre), che non si cura degli interlocutori (3-1 alla Juventus). Il Napoli grandi numeri è lì, in quel guscio protettivo ch’è il San Paolo e che sinora ha prodotto ben 21 punti su 27, che nella specialissima classifica delle gare interne sistema Reja & figliocci al quinto posto, alle spalle di Inter, Roma, Juve e Sampdoria: zona Uefa, immediatamente dopo la fascia Champions. Poi c’è un Napoli ch’è un po’ Penelope e dilapida il patrimonio quando si mette in viaggio: appena sei punti in undici partite, avendo alle spalle, come peggiori, solo Parma ed Empoli e procedendo con un ritmo da retrocessione. Napoli-Empoli è l’occasione per rilanciare l’umore d’una squadra che fatica dar continuità ai suoi risultati; Napoli - Empoli è la chance per lasciarsi alle spalle il ko di Genova, così come l’Udinese era servita per addolcirsi il palato dopo la sconfitta choc di Cagliari. Il Napoli che corricchia nel proprio giardino è una macchina semiperfetta, come raccontano i numeri: diciassette reti realizzate (settimo attacco interno) e dieci subite (difesa superiore a Roma, Fiorentina e Udinese); ma l’altra faccia della medaglia è inquietante, anzi deprimente. Succede! E’ successo a una squadra evidentemente contraddittoria nell’anima, capace di cominciare la stagione lasciandosi sculacciare dal Cagliari ( divenuta poi quasi una sorta di Cenerentola) e di riscattarsi andando a stravincere per 50 a Udine (contro una delle più gradevoli sorprese della stagione). Succede a una squadra che ha un difensore- goleador come Domizzi, che ha rilanciato Zalayeta, scoprendone le sconosciute doti di goleador (sette reti sinora, record personale) ma che in trasferta non vince da 169 giorni ( domenica prossima) e ha collezionato sette sconfitte. Ma Napoli - Empoli si gioca al San Paolo: perdete ogni speranza...
 
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