Nick: Haran Oggetto: L'orgoglio dell'escluso Data: 25/2/2008 11.6.42 Visite: 201
Per molti addetti ai lavori la sua doppietta non è una novità, in fin dei conti nei tabellini dei marcatori il suo nome è stato scritto per circa una quarantina di volte da quando gioca con questa maglia. E non vogliamo nemmeno citarci per i tanti "appelli" fatti su queste pagine, condivisi da centinaia di appassionati che auspicavano almeno la possibilità di rivederlo titolare, dal primo minuto. E' accaduto di nuovo, dopo ben 23 giornate, 6 mesi dopo il disastro collettivo dell'esordio con il Cagliari, prima giornata di campionato. Ma ci sono volute cessioni, doppie squalifiche e la febbre - i 39 gradi di Lavezzi - per ritrovarlo lì davanti al calcio d'inizio, nell'antica coppia con Sosa. Reja si è trovato quasi costretto a schierare l'arciere, che nelle sue gerarchie è evidentemente la prima riserva di entrambi i titolari, e forse anche del Pampa stesso. Probabilmente il tecnico, mentre Calaiò frustrava un fastidioso Livorno, avrà pensato a quante volte avrebbe potuto puntare sul centravanti di razza, quello che è capace di far male in area di rigore e che riesce a sfruttare gli spazi in profondità, una soluzione diversa che forse avrebbe portato più punti e meno critiche. O più semplicemente avrà solo pensato di aver fatto la scelta giusta. Ma è la volontà del ragazzo che ha avuto la meglio: due capocciate di rabbia e di orgoglio, esempio di fiuto naturale per la porta e di tecnica notevole, più che sufficiente per calcare anche i campi di A. Alla ventiquattresima è tornato Calaiò: due goal che innanzitutto ribaltano il morale dell'uomo e del calciatore, due macigni da tre punti che tolgono il Napoli dai guai, buoni per allontanarsi dalla zona-calda, un tesoretto da incrementare in previsione dei prossimi match contro le big. Ma prima delle grandi c'è il Genoa del Borriello capocannoniere: una sfida fraticida nel bel mezzo della settimana e della classifica, chi vince intravede salvezza e relativa tranquillità, per non dire altro. E c'è mancato poco cosi per ritrovarsi Calaiò contro, proprio in maglia rossoblu: un mese fa il calciatore chiedeva a Marino la possibilità di poter giocare agli ordini di Gasperini, almeno fino a giugno. Ma per svariati motivi è rimasto qui ed oggi c'è, e con tutta probabilità ci sarà anche mercoledi a Marassi, alla luce del secondo stop disciplinare di Zalayeta e della probabile indisponibilità del Pocho. E sopratutto per la preziosa doppietta: un buon motivo per essere il favorito, per confermare di esserci davvero, da qui alla fine. Reja permettendo.
My Enterprise: http://www.hightecno.com |