Con il termine superstizione si indicano credenze di natura irrazionale
che possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone
che le fanno proprie, in particolare la credenza che gli eventi futuri
siano influenzati da particolari comportamenti senza che vi sia
una relazione causale.
Siamo il paese dei cornicelli,di “Uocchie, maluocchie, przzemolo
e fernuocchie”.
Siamo il paese dove se vai in trasferta e la tua squadra perde ti dicono che “sei una peste”,
senza tener presente che la squadra perde da sempre
(ogni riferimento è puramente casuale).
E a proposito del calcio,è proprio in questo mondo
che si sentono una sacco di riti,leggete un po’:
“Corna e cornetti, ferri di cavallo ed amuleti di ogni genere:
non siamo al festival anti-jella, ma in qualunque spogliatoio
di calcio che si rispetti.
O credevate forse che le partite si vincano solo comprando fior di giocatori?
E allora chiedetelo ai vari protagonisti della domenica,
che si esibiscono in veri e propri riti scaramantici
per attirare la buona sorte. Nessuno ne parla, ma basta osservare
calciatori, allenatori e persino presidenti,
per rendersi conto che certi gesti ripetuti all’infinito
altro non sono che pura superstizione.
Dalla barba incolta di Amadei, alla scarpa sinistra di Zambrotta
infilata sempre per prima, dall’abitudine di Sivori e Maradona
di dirigersi palla al piede verso la porta, prima dell’inizio della partita,
per poi calciare senza portiere, ai due fili d’erba strappati
e poi masticati da Nicola Caccia: sono solo alcuni dei riti
che i calciatori non dimenticherebbero mai di compiere.
C’è poi chi si raccomanda al proprio Dio, facendosi il segno della
croce prima dell’entrata in campo o dopo ogni gol segnato, ma è
solo uno degli esempi di carattere religioso legati alla scaramanzia.
Celeberrime restano le immagini trasmesse in mondovisione,
che ci mostravano un Trap devoto con la bottiglia di
acqua benedetta da versare sul campo di gioco.
Ancelotti invece preferisce un rosario da tenere tra le
mani nel corso della partita e, a giudicare dai successi ottenuti dalla sua squadra,
sembra proprio che funzioni!”
valentina savarese