Nick: Haran Oggetto: Mistero della fede Data: 4/3/2008 0.28.39 Visite: 236
Sembrava quasi che fosse scritto, quasi che un mistico artista ne avesse disegnato la serata, la partita, il gol, gli errori sotto porta ed i patemi racchiusi in quei 5 minuti di recupero che hanno tenuto in apnea un intero stadio. Tutto bello, non c'è che dire, ma altrettanto strano, quasi misterioso, inspiegabile. Ma vero? In tre giorni spuntano le due facce della stessa squadra, due personalità in contrasto. E due diversi risultati. Sembra infatti assurdo come, rispetto alla sconfortante prova di Genova, questi giovanotti corressero a velocità supersonica, sempre primi sulla palla, corti nei reparti e pieni di fosforo nelle soluzioni di manovra. E mai possibile un'inversione di tendenza in appena 72 ore? Perchè al di là del peccato originale rappresentato dalla poca capacità di finalizzare il prodotto del proprio gioco, l'approccio alla gara è stato impeccabile, disarmante per chi si era abituato alle sofferenze degli ultimi due mesi nei quali il Napoli era stato la brutta copia della squadra di inizio stagione, ieri miracolosamente resuscitata. Una delle possibili soluzioni al rebus potrebbe essere superficialmente individuata nell'adrenalina per il blasone dell'avversario, capolista ed invincibile, ma, onestamente, ieri forse più battibile del solito, causa fuoriclasse in infermeria ed un pizzico di puzza al naso da prima della classe. O anche della spinta di uno stadio di altri tempi, dove il dodicesimo uomo stavolta è rimasto in panchina a godersi lo spettacolo: il Napoli ce l'ha fatta da solo, padrone del campo senza possibilità di smentita. Forse questa squadra sembra prepararsi ed esaltarsi solo in occasione dei grandi show, quando c'è da fare l'impresa, quando ogni singolo calciatore vuole prendersi un pezzo di gloria, un titolo sul giornale o l'appunto di qualche illustre osservatore. Ma molto presto il mistero potrebbe essere svelato: domenica l'appuntamento è di quelli da prova del nove, gli azzurri troveranno una Roma rilanciata nella corsa scudetto, che non lascerà titolari a casa e che giocherà sul serio, a guardia alta. Il Napoli su una fune acrobatica, tra la zona salvezza da lasciarsi dietro al più presto possibile ma con una piazza europea ad un palmo di naso: troppo intrigante per non provarci.
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