Nick: DeK Oggetto: Realta' inconciliabili Data: 3/7/2004 19.36.1 Visite: 58
Realta' inconciliabili Jul. 3rd, 2004 @ 07:18 pm -- dall' Esegesi di P.K. Dick: Finiamo tutti per vivere nell'isolamento, nel sospetto reciproco, sempre preoccupati di capire che cosa sta suc- cedendo, in che modo, a opera di chi. Chi è il nostro ne- mico? Il fatto di non sapere ciò che sta succedendo so- vraccarica i nostri cervelli, spossa le nostre menti; noi ci stanchiamo in fretta, diveniamo esausti e confusi. E an- cora non riusciamo a localizzare il nemico. Per la confu- sione, cominciamo ad agire in modo improprio, il nostro comportamento diviene incoerente. Le persone che no- tano l'incoerenza del nostro comportamento si doman- dano che cosa ci stia capitando. In realtà non ci accade nulla: stiamo solo arrovellandoci nel tentativo di capire che intenzioni abbiano gli altri, dato che il loro compor- tamento si fa sempre più inquietante. Noi crediamo che tutti gli altri sappiano ciò che stiamo facendo. Gli altri credono che noi sappiamo quel che stiamo facendo, ma non è così. Allora, ci domandano: "Che cosa state facen- do?". Ma noi non siamo in grado di fornire una risposta coerente, perché non lo sappiamo, ma la nostra incapa- cità di fornire una risposta coerente li convince che noi stiamo mentendo, e che l'unica ragione per cui mentia- mo è che quanto stiamo facendo è realmente qualcosa da nascondere. Ciò non fa altro che confermare i loro so- spetti e la loro diffidenza, e così insistono con le doman- de. La premessa errata è la seguente: "Voi non potete non sapere quel che fate, e se non volete dircelo, significa che state mentendo per nascondere qualcosa che noi non approveremmo e che probabilmente mira a nuocerci". La confusione cresce e si approfondisce, per il tempo e le energie sprecati a interrogare persone altrettanto confuse in base alla premessa infondata che loro sappia- no quel che succede. Nulla sta succedendo e nessuno sa che cosa sia. Nessuno sta nascondendo alcunché se non il fatto che non si capisce più niente e si ha voglia di tornare a casa. -- Dentro: dunno Fuori: BJORK, "Possibly maybe" (Leave a comment |