Nick: Haran Oggetto: Gioco d'azzardo Data: 11/3/2008 8.41.56 Visite: 218
Stavolta sono bastati solo due minuti, rispetto ai tre che ci sono voluti prima che Zalayeta uccellasse il simpaticissimo Julio Cesar, il quale non si era accorto che il riscaldamento era finito da un pezzo e che Lavezzi aveva la seria intenzione di mettere la palla in porta. Stessa confusione che avrà subìto Contini, innescando il piede del Pupone che chiamava in causa il cinismo di Perrotta e cambiava radicalmente le carte in tavola, annullando il furbo bluff organizzato da Reja. Il tecnico voleva barare, sfruttando le stesse armi dei giallorossi: aspettare che la banda Spalletti iniziasse a ballare sulle sue punte, tra cucchiai e colpi di tacco, per poi colpirla con il più beffardo dei contropiedi. Purtroppo il gol iniziale ha radicalmente cambiato uno scenario forse già scritto: la Roma è apparsa notevolmente superiore, per organizzazione e carattere da grande squadra, sapientemente costruita negli anni e modellata da un allenatore che sicuramente non ha il difetto della paura di giocarsela, sempre e comunque. Diverso l'approccio alla gara: il Napoli ha forse dimenticato le sue origini, esaltato dalla vittoria contro le riserve dei Campioni d'Italia, al cospetto di una squadra che tre giorni prima aveva demolito un certo Real, piazzata ad appena sei punti dai nerazzurri e con troppa voglia di vincere la partita per non farlo. E nonostante i pregi mostrati dal Napoli - la condizione fisica e la tenacia - si registrano i soliti difetti di fabbrica: una disarmante lentezza nell'ultimo passaggio, la mancanza di una manovra efficace e l'acerba personalità dei suoi giovani di belle speranze, ancora a corto di sufficiente esperienza per riuscire a fregare Totti e compagni. Al tavolo da gioco sta per sedersi una Juve ancora avvelenata dai rigori dell'andata: gli azzurri dovranno affrontare la squadra di Ranieri con intelligenza e massima attenzione, cercando di colpire liddove i bianconeri appaiono più fragili, senza aspettare di essere travolti dalle invenzioni di Del Piero e Trezeguet, vecchie volpi di una Juve che fu vincente. Magari accontentandosi anche di non portare a casa l'intera posta: ci saranno tempi e classifiche migliori per tentare il colpo grosso e sbancare il banco. Sempre che il Napoli non abbia ancora qualche suo asso nella manica: a quel punto bisognerà solo rilanciare.
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