Nick: zaanit Oggetto: re:Il segreto della felicità... Data: 12/3/2008 12.8.13 Visite: 58
ci pensavo anch'io, sai? più che una lentezza intesa come impigrimento totale, una lentezza nei piccoli gesti, che, almeno io, la intendo quasi come una riscoperta delle piccole azioni del quotidiano.. anche solo doversi preparare, con calma, un caffè, invece di prenderlo al volo al bar. Fare una telefonata invece d'inviare un sms per chiedere "come stai".. L'ho buttata sul banale.. ..ma sono gesti, semplici, che spesso, per velocizzare il tutto, abbiamo persi.. ..quindi riprendere la lentezza di queste piccole cose, per noi stessi.. ..per riscoprire il sapore del quotidiano.. bellissimo, per chi non lo conoscesse, "La Lentezza" di Kundera: "...Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice. Nel nostro mondo, l’ozio è diventato inattività, che è tutt’altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca. Guardo nello specchietto retrovisore: sempre la stessa macchina che non riesce a superarmi a causa del traffico in senso inverso. Accanto al guidatore è seduta una donna; perché l’uomo non le racconta qualcosa di divertente? Perché non le appoggia la mano sul ginocchio? Macchè: l’uomo maledice l’automobilista davanti a lui perché va troppo piano, e neppure la donna pensa a toccarlo con la mano, mentalmente sta guidando anche lei, e anche lei mi maledice..." ..e abbiamo deposto le ali.. ..tra gli abiti e i trucchi di scena.. |