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Nick: R-Soft
Oggetto: Un Film Bellissimo
Data: 13/3/2008 14.41.27
Visite: 180


Nella valle di Elah



Locandina Nella valle di Elah

Hank Deerfield (l'imperturbabile Tommy Lee Jones), un veterano del Vietnam maniaco dell'ordine e patriota devoto, parte alle ricerca del figlio Mike, tornato dall'Iraq da appena una settimana e misteriosamente scomparso. 
Dopo le prime infruttifere ricerche – e grazie all'aiuto dell'ispettore Emily Sanders (la perfetta Charlize Theron), vessata dai colleghi e costretta a occuparsi di piccoli casi irrisolti - il cadavere del giovane soldato viene ritrovato in una zona militare, fatto brutalmente a pezzi e con segni visibili di bruciature.
L'universo della famiglia Deerfield cade a pezzi, punito per la seconda volta con la scomparsa di un figlio, scardinando le convinzioni etiche e morali dell'orgoglioso militare in pensione, convinzioni che iniziano a vacillare mano a mano che la verità sull'efferato delitto salta fuori.


Il ritorno di Paul Haggis alla regia, Oscar alla sceneggiatura per Crash - Contatto Fisico è di quelli che non passano inosservati. Una penna impeccabile che muove delicatamente la macchina da presa una storia che mette in gioco tutto: paure, veleni, ingiustizie, scomode verità e tanto orgoglio ferito.
Una costruzione narrativa che non può essere scalfita sotto nessun punto di vista: intreccio, pathos, commozione, citazioni bibliche (il titolo riprende l'episodio biblico fra Davide e Golia consumatosi nella valle di Elah), sono impeccabili e rendono il film privo di qualsivoglia smagliatura.

 Ed è proprio questa innata perfezione, questo classico dai toni sommessi che arriva fino alle viscere di un pubblico di larghissimo consumo, che suscita, se non delle perplessità, almeno delle domande. 
La perfezione non è di questo mondo e Haggis lo sa. Cavalcare l'onda di un disagio, come quello che l'America più progressista vive nel (com)piangere i proprio soldati, è quantomeno sospetto.
 
L'antimilitarismo, come l'antirazzismo delineato in Crash, tocca le corde dell'attualità più scottante, legittima prevedibili cambi governativi, gioca con le atrocità della guerra e lancia, infine, un messaggio d'aiuto - altro che pace! - che non può che suscitare l'applauso delle platee di ogni latitudine. 


Recensione by /www.mymovies.it

Veritavill, veramente:*


Poi posso anche Morire...




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   re:Un Film Bellissimo   13/3/2008 14.44.13 (86 visite)   FoggyPunk
   re:Un Film Bellissimo   13/3/2008 14.47.23 (84 visite)   R-Soft (ultimo)

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