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Nick: Bherenike
Oggetto: Sfogo.
Data: 15/3/2008 16.42.24
Visite: 239
Warning: papiello incazzato, depressivo e a tratti comico proprio per l'assurdità di alcune situazioni.
Una persona (chissà chi) iett o sang dalla mattina alla sera a seguire l'università a presenza obbligatoria, a lavorare, a vedere di stare a casa, a seguire un gruppo e a stare con gli amici.
Va all'università e in segreteria dicono:
"ma tu non stai con sta prof"
"comm'è, all'inizio del primo semestre avevate detto che stavo con lei!"
"eh le regole sono un po' cambiate, c sono state varie scissioni"
"abbuò, vedrò di rimediare, c'è qualche altro prof con cui posso iscrivermi?"
"no, stavano tutti al primo semestre"
"scus, e mo che cazz faccio?!?!?"
"e vabbuò, lo seguirai a SETTEMBRE-FEBBRAIO DEL PROSSIMO ANNO"
"ma io a settembre voglio da la tesi e ad ottobre mi iscrivo al biennio, che faccio 1 anno in + pcchè tu si na storda?!!??!?"
"se, e tu po pensavi di essere in grado di finire gli esami a giugno e preparare una tesi per settembre?"
a questo punto la mia amica mi tappa la bocca e mi trascina per i capelli fuori dalla segreteria, sinò c mettev e man ngann.
Vado in ufficio:
una montagna di cartelle, tutti lavori da finire.
Piglio ste cartelle e me le metto in ordine per smaltirle prima possibile.
Tutto pronto, si va in stampa.
Il giorno successivo:
"qua c'è 1 errore"
piglio la cartella, la sbatto sul tavolo e dico "che cazzo dici, io ho qui tutti i dati, nn ci sono nè cancellazioni nè correzioni da fare"
"ma io lo avevo scritto su un foglietto"
"MA IO TENG NA CARTELL E NISCIUNO FOGLIETT"
"ah cazzo eccolo, ce l'ho in tasca. Ma tu poi fai i lavori in base a che criterio? Tre anni qua dentro e nun t si mparat nient, che modo di lavorare è? vuo verè si sta cocc correzione, qualche cambiamento, coccos? Io o vogl cunoscr al professore che ti mette 30 all'università a te."
"e agg guardat, ccà un c sta nient!"
"questa è l'ultima che mi combini, o t mpar a faticà o è megl ca t stai a cas"
Andiamo a casa dopo aver fatto 5 ore di straordinario che naturalmente nn verranno retribuite nè calcolate.
Come entri s stann chiavann e segg appriess.
Li mandi a fanculo e vai a dormire.
Il giorno dopo è tutta università.
Piglio il treno alle 7, andando alla stazione in bici sotto l'acqua pcchè il corso sta alle 9.
Il capo fa "no, è aumentato il biglietto, napoli andata e ritorno mo sono 5 euro e 60"
"a faccia mi, accumminciamm buon!"
Arrivo là "il prof è assente, come pure quello successivo."
3 corsi su 5 che nn iniziano ancora, e uno dovrebbe stare fino alle 5 a fa a ricott aspettando che inizi uno dei 2 corsi attivati (e ovviamente entrambi stanno alle 5, come ad entrambi devi mettere la firma sennò t solano l'esame).
al che penso "cazz se stavo a casa andavo a lavorare, almeno m truav na cos e sord".
E davvero vado in ufficio, 17 euro in + alla settimana semp sord so, almeno nn devo scroccare sigarette al primo che passa.
Si va in ufficio: n'ata muntagn e cartelle ognuna con un promemoria sopra:
Cartella 1: "manca il recapito del locale"
Cartella 2: "devono farci sapere ancora la data della manifestazione e gli ospiti che interverranno"
Cartella 3: "in attesa di approvazione del preventivo"
Cartella 4: "è pronto ma nn lo possiamo stampare, AMMA FA PRIMM SORD PER COMPRARE LA CARTA SU CUI STAMPARLO"
Cartella 5: "cercare foto da internet".
Nel mio ufficio nun c sta nè internet nè telefono dal secolo in cui il grande capo nun tenev e sord p pavà la prima bolletta.
Si va a casa sempre ad 1 orario assurdo, 1 oretta a suonare, doccia, cena e poi nanna pensando che il giorno successivo dopo la giornata in ufficio si suonava prima a poggiomarino e po a marigliano.
Alle 6.30 mi trovo mia mamma appesa alla porta della camera "è mort a nonn"
E là è la mazzata che si unisce al risveglio brusco di chi ha la pressione bassa: collasso immediato.
Due giorni di lutto dove nn sai manco tu che cazz devi fare e come devi comportarti.
Ieri sera il capo sotto casa, entra nel cortile, mi da un cd e fa "queste sono e-mail da spedire, mandale immediatamente. E domattina vien, si devono fare dei lavori urgenti".
all'anem e chi nun t'appicc, almen e condoglianz e putiss ra!
E stamattina vado a lavorare, sempre riguardo il famoso lavoro del foglietto che teneva in tasca tras già sbattendo la porta "il cliente ha contestato il lavoro. Io voglio capire tu che cazz fai ccà dint ra matin a ser, io ti pago e pretendo che tu mi gestisca l'ufficio come si deve. Manco le pulizie hai fatto sta semman! e allora io mo ti dico come stanno le cose, da oggi in poi ccà dint o si lavora come dico io oppur nun s fatic. Innanzitutto basta cellulare e basta fumare."
E io zitt pensando "è giorno di paga e m'adda ra l'arretrat, fammi mordere la lingua pcchè sinò agg perz a filipp cu tutt o'panar" (mentalmente si susseguono bestemmie e maledizioni di quelle che uno si vergogna solo a sapere che esistono)
Fine giornata alle 3 e mezza, na caspt e famm e momento di paga:
con tutti gli arretrati dovevo avere 120 euro.
M ra 35 euro "abbij a ten mman, c vrimm a semmana prossim".
Ora: io nn farei bene a piglià na latt e benzin e appiccià ufficio, accademia e casa?!?!?!?!?
No, o vogl sapè!!!!
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