Nick: Haran Oggetto: Niente paura Data: 20/3/2008 15.28.36 Visite: 291
L'istantanea dell'intera partita è tutta in quel momento, poco prima che raccogliesse la standing ovation, quando crollava a terra stremato dall'ennesimo scatto e dalla fatica, faccia e membra sprofondate nel terreno umido, quasi ad aspettare che il pubblico lo risollevasse, anche solo scandendo il suo nome. Lavezzi è il tema unico di questa ennesima evoluzione degli azzurri, vincenti e convincenti al cospetto della squadra che forse in questo momento gioca complessivamente il miglior calcio, non a caso invischiata in piena corsa Champions. Intendiamoci, niente di nuovo sotto il sole, nessuna magica alchimia tattica, nessuna rivoluzione nelle posizioni e nei movimenti, ma semplicemente altra testa, altro coraggio, altra squadra. Ma nulla capita a caso, niente è inspiegabile se non nel corso stesso degli eventi. Nella fattispecie, il Napoli ha semplicemente trovato il suo trascinatore, l'uomo che dopo appena 30 minuti ha blindato il risultato ed ha tenuto in vita il carattere della squadra, che ha scacciato le paure dalle gambe dei compagni ed esorcizzato quel comprensibile complesso di inferiorità da matricola che viene fuori ogni qual volta gli uomini di Reja non riescono a concretizzare le brillanti partenze di inizio gara. L'ometto argentino ha tirato fuori le due sorprese da uovo pasquale: la prima di puro istinto, la seconda di prepotenza e malizia, consapevole che per battere Frey occorreva qualcosa di speciale, quel qualcosa che solo i grandi giocatori sanno pescare dal cilindro, tra tecnica e follia. Le lodi vanno però di pari passo con la ricerca di continuità, di Lavezzi stesso e dell'intero Napoli, un pò troppo dottor Jekyll e mr. Hyde per far dormire sonni tranquilli al popolo partenopeo: passione incondizionata in ogni occasione, in costante bilico tra la speranza e le certezze concrete. Ma forse non c'è nemmeno tempo - e voglia - per analisi troppo specifiche, la serie A corre impietosa ed il Granillo è già nel mirino, tempo tre giorni: il traguardo salvezza passa per Reggio Calabria, liddove si respirerà aria pesante da bassa classifica ed un'accoglienza senza troppi complimenti. Anzi.
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