Nick: asad Oggetto: Non strumentalizzate Magdi Data: 26/3/2008 10.52.36 Visite: 179
Non strumentalizzate Magdi Allam Mercoledí 26.03.2008 10:04 di Antonino D’Anna Ha fatto scalpore la conversione dell’intellettuale e vicedirettore del Corriere della Sera Magdi Allam, avvenuta la notte di Pasqua con il Battesimo in San Pietro, amministrato da Benedetto XVI. Perché Allam è, a differenza di quelli che hanno voluto vedere in questo gesto una provocazione contro l’Islam (peccato per chi lo dice, visto che il Corano parla anche della libertà di religione), un uomo coraggioso e capace di chiamare le cose con il proprio nome. Per dirla tutta: Allam non apparitene alla stirpe dell’ambiguo Tariq Ramadan, sottilmente nella zona grigia tra Islam moderato e fondamentalismo, o a quella di variegati pensatori che dopo l’11 settembre si affannavano a ricordare che non ci sono scontri di civiltà e che siamo debitori al mondo arabo del pensiero di Averroè, dell’algebra e dell’Alhambra. Se è per questo siamo debitori anche di altro, ma non della separazione tra religione e Stato né, tantomeno, dell’uso distorto della religione a fini politici o strumentali da parte di una piccola minoranza che agisce nell'ombra. Magdi Cristiano lo ricorda ogni giorno sul Corriere da anni, spiega a tutti che le religioni monoteiste possono convivere tra loro e costruire una società migliore, condanna senz’appello l’estremismo di chi sgozza la figlia perché "non è una buona musulmana", con buona pace di femministe attente solo alla 194 e le ingerenze – vere o presunte – del Vaticano sull’utero. Insomma, Allam è un uomo che merita rispetto per quello che fa. Può piacere o meno, ma deve essere rispettato. Veniamo alla conversione. Forse sarebbe opportuno avere il buongusto di non strumentalizzare un atto così intimo e profondo, che resta nella coscienza di chi lo compie. Magdi ha spiegato, in un’intervista pubblicata nel suo blog, di averlo fatto perché affascinato dalla figura di questo Papa, che ha guardato l’integralismo islamico negli occhi e avviato un dialogo forte e autorevole con il mondo musulmano. Poteva anche evitare di dirlo, ma lo ha fatto. Questa spiegazione basta e avanza, di dietrologie su un gesto fatto per colpire l’Islam ne abbiamo le tasche piene. Perché chi dice questo sostiene un uso strumentale della religione da parte di Allam e del Papa. Come i terroristi fondamentalisti. Quello che questi due personaggi non ci sembrano affatto. http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/nonstrumentalizzate260308.html
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