Nick: Bukowski7 Oggetto: Apocalypto Data: 30/3/2008 16.7.51 Visite: 170
Parliamone (cioè, io mo scendo, quindi magari ne parlate voi). Mai vista tanta confusione sociale, culturale, architettonica, rituale, religiosa, e chi più ne ha più ne metta in un film. Questi parlano linguaggio maya, si comportanto e si vestono come aztechi, vivono allo stesso modo dei toltechi... e alla fine arrivano i conquistadores, anno del Signore 1519, quando i maya erano estinti, o cmq ridotti in schiavitù, da almeno 5 secoli. Una patetica parabola fine a se stessa del progresso che uccide il passato e che va quindi condannato, come ci si aspetterebbe dal bigottismo religioso di Mel Gibson, o una giustificazione del fatto che Cortès ha fatto bene, con le sue croci, a devastare un popolo brutale e sanguinoso dedito a riti pagani? E soprattutto: quale era questo popolo? Gli aztechi? I maya? Impossibile credere che qualcuno non abbia spiegato a Gibson quali fossero le differenze tra le varie popolazioni indoamericane, da lui ridotte ad un povertà culturale indecente, quasi a voler riproporre con fini utilitaristici l'immagine che l'americano medio ha di quei popoli che per lui "sono un pò tutti uguali". Cortès non ha mai visto un maya in vita sua. Licenza artistica (come ne "Il gladiatore", insomma)? Perdonabile? Giustificabile chi, in barba a tutto ciò che il sistema educativo ci insegna, si prende tali licenze storiche (per la serie "tanto è SOLO un film, nessuno lo prenderà sul serio")? La domanda allora è: perchè? (Al di là della fotografia e della scenografia che sono cmq stupende, e del giaguaro e del tapiro che sono più che ridicoli...peluche da cartoleria, 15 euro al massimo). "Se mi amate, dovreste uccidervi tutti" (Spider Jerusalem) "Noi/ generazione post BR figli della bomba/ voi/ generazione di PR figli della bamba... |