Olimpiadi 2008, via i gatti da Pechino. “Sporcano l’immagine della città"
A Pechino il governo cinese, alle prese con le insurrezioni nazionaliste del Tibet e dello Xinjiang, sta cercando di trasformare la capitale in una vetrina, in grado di lasciare sbalorditi coloro che la visiteranno in occasione dei giochi olimpici di agosto. L’ultima decisione riguarda i gatti, che dovranno letteralmente sparire dalla città. Tutti, e al più presto. Grazie a una massiccia campagna pubblicitaria, il governo è riuscito a convincere i cittadini della necessità di sbarazzarsi dei propri animali domestici, dipinti come portatori di pericolose malattie. Come sempre accade in Cina, i pechinesi hanno obbedito. Migliaia di gatti sono stati abbandonati negli ultimi giorni nella capitale, pronti per essere catturati e trasportati in quelli che gli animalisti chiamano “campi di concentramento per gatti” alla periferia della città. Il livello di paranoia è tale che anche i pochi mammiferi che riescono a sfuggire ai carnefici del governo non dormono sonni tranquilli: due gattine sono state uccise a bastonate dalle insegnanti di un asilo della capitale preoccupate per la possibilità che i bambini entrassero in contatto con loro. iI felini raccolti alla periferia di Pechino, invece, vengono immediatamente spediti a Canton, il capoluogo del Guangdong, nel sud del Paese, per essere serviti nei ristoranti locali. Il piatto tipico della zona, del resto, è il loung hu dou, “il drago attacca la tigre”. Va da sé che che draghi e tigri altro non sono che serpenti e gatti.
http://www.dailymail.co.uk/pages/live/articles/news/worldnews.html?in_article_id=528694&in_page_id=1811
ma dico io si può essere così deficienti?!
che popolo di dementi..questi un altro poco credono al ciuccio che vola.. i gatti portatori di malattie e poi se li mangiano..chiamatemi pure razzista ma chist nn stann buon
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