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Resta all’Italia il non invidiabile primato delle vittime sul lavoro in Europa. Nel nostro paese il numero delle morti bianche, seppure in calo rispetto agli anni scorsi, e infatti diminuito meno che nel resto d’Europa. Le stime dell’Inail sulle morti bianche parlano per l’anno 2007 di circa 1260 morti sul lavoro a fronte dei 1341 dell’anno precedente. Cioè, piu di tre morti al giorno.
E' un paradosso, ma si muore per guadagnarsi da vivere.
Inoltre gli incidenti che non hanno causato la morte ma gravi lesioni e mutilazioni, sono state 900.000, sempre solo nel 2007 , cioè 2466 al giorno!
La maggior parte di queste persone lo fa per 800-1000 euro al mese.
E il conto si fa ancora piu raccapricciante se si tiene conto che sono 12 i militari morti in Afghanistan dal 2003 ad oggi e 26 in Iraq dal 2004. 12 + 26 fa 38 militari morti in queste due guerre in quattro anni . 1260 operai solo nel 2007, peggio che in Vietnam.
Come a dire che e almeno 134 volte più rischioso andare in fabbrica o su un cantiere che in guerra. E non si ha nemmeno diritto alle fanfare, alle medaglie alla memoria e al titolo di eroe; al massimo a comparire sulle statistiche dell'Inail, e 30 secondi al telegiornale
E pensare che l'art. 1 della Costituzione proclama che L'Italia è una Repubblica democratica, FONDATA SUL LAVORO
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