Nick: insize Oggetto: A.N.(FASCI) & COCAINA Data: 11/7/2004 12.47.51 Visite: 301
Fasci e cocaina : repetita iuvant by Baal Melqart Saturday July 10, 2004 at 07:31 PM mail: Ancora "bella gente" in manette per traffico e spaccio di cocaina a Roma; questa volta tocca all'ambiente dello spettacolo. Ma persiste il silenzio su uno degli indagati nella precedente e clamorosa inchiesta; come disse Giulio Andreotti, a pensare male si fa peccato, ma ci si coglie sempre... Dopo la puntata dedicata alla morale elastica della cameratuccia Angelilli ("Dio, Patria e Famiglia"...nelle ore di ufficio!), cambiamo vittima. Fini vuole il gabbio per i "drogati"? Bene, cominci a procurare ottimi avvocati ai suoi stessi camerati, oppure faccia debita opera di delazione ai loro danni! Oggi è il turno di Bruno Petrella. "Chi cazzo è?", diranno molti Indyani. Un personaggio moooolto interessante. Uno dei ras di AN a Roma (zona est, IV Circoscrizione), membro del Comitato Politico Nazionale, e capoccia "pensante" degli Eagles Supporters (gruppo tradizionale dei tifosi laziali) prima del loro ufficiale scioglimento. Incredibile ma vero, il camerata Petrella deve il suo attuale ruolo di dirigente politico proprio al suo passato di capotifoso laziale; infatti il suddetto ha iniziato la sua ascesa durante la campagna elettorale per le elezioni comunali del 1993 a Roma, quando AN (ancora MSI) raggiunse il 30% dei voti, e Fini andò al ballottaggio con Rutelli. Quando è esploso il secondo scandalo della cocaina a Roma(quello che ha visto coinvolti l'ex-ministro Emilio Colombo, Serena Grandi, e altri nomi noti), l'aquilotto Petrella era tra gli indagati per spaccio e traffico di cocaina; tutti gli altri indagati hanno ammesso in vario grado le loro responsabilità, dipingendosi perlopiù come poveri e innocenti consumatori (il premio "Faccia di Culo" ad Emilio Colombo, che ha dichiarato di fare 'uso terapeutico della cocaina'), ma proprio Petrella è l'unico su cui è calata una soffice e sospetta coperta di silenzio totale: anzi nei primi giorni dell'inchiesta "la Repubblica" gli ha concesso il beneficio di un'intervista apologetica in cronaca romana. Se il crociato antidroga Petrella è stato totalmente scagionato, come mai la notizia non è comparsa su nessun quotidiano, e l'ufficio stampa di AN ha omesso di comunicarlo in pompa magna? Se anche Petrella ha calato le brache e ammesso almeno di essere un consumatore abituale, perché nessun giornalista democratico & progressista se n'è accorto? "Gentlemen agreement" tra professionisti della politica (noi taciamo sulle vostre magagne, voi fate lo stesso sulle nostre), o ancora una volta la Procura di Roma conferma di essere il porto delle nebbie, e il luogo deputato a insabbiare le inchieste scomode? Ricordando il caso emblematico di Nicola Calderone, camerata di bianche baldorie con il sottosegretario Micciché e collaboratore del ministro Alemanno, attualmente esiliato in Africa centrale dal suddetto ministro (tutto vero, potete controllare nell'archivio di Indy), viene spontaneo pensare moooolto male dell'aquilotto Petrella. Se qualche Indyano ha tempo e voglia di approfondire la questione, la strana vicenda dell'esimio Petrella potrebbe sbiadire definitivamente l'abbronzatura e il sorrisetto di Gianfranco Fini... http://italy.indymedia.org/news/2004/07/584688.php
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