Nick: m|r Oggetto: Giuseppe e Maria Data: 17/4/2008 23.37.27 Visite: 175
Proprio come la coppia del bue e dell'asinello e della grotta e tutto il resto appresso. Lui però era "Peppino" e lei "Marì". Persone semplici semplici, di quelle su cui l'Italia di oggi è cresciuta (e si è fermata, per me). Lui pescatore, lei cameriera, bambinaia e chissà cos'altro. Quando ero piccolo m'incantavo a guardare la faccia di Peppino. M'incantavo a guardare quella ragnatela di rughe e pelle cotta dal sole intorno agli occhi azzurro mare. I loro figli stavano in Germania ed ogni tanto tornavano. Quando lo facevano, Marì andava dal parrucchiere e si vestiva col vestito buono. A me sembrava sempre lo stesso vestito. Ma lei camminava come se fosse vestita da regina. Marì aveva la faccia buona, la faccia che ti aspetteresti da una mamma e le volte che gravitavo intorno a lei mi trattava come un figlio. Peppino, anche da vecchio, usciva sempre con la barca a pescare. Usciva la mattina presto. Quando i turisti andavano a dormire. Pescava poco e niente con le sue reti a largo della riva ma non era importante. L'importante erano il mare e il sole. Peppino e Marì erano importanti per noi che li guardavamo e per loro che si amavano come forse possono solo le persone semplici. Un giorno d'estate fece un gran caldo. Un caldo che tutti o stavano chiusi in casa o nell'acqua a non far niente. Quel giorno Marì però era andata dal parrucchiere perchè i figli stavano per tornare per fare l'estate. Al parrucchiere Marì non ci arrivò perchè un male se la prese. Le rughe su Peppino, allora, divennero solchi e le sue uscite in mare, la mattina presto, fughe. Anche Peppino, un giorno, non tornò dal mare. Forse trovò il modo di stare con Marì di nuovo. Semplicemente.
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