Nick: Haran Oggetto: Puoi ancora stupire Data: 22/4/2008 10.6.53 Visite: 211
Spesso il calcio riserva strani e beffardi destini. Che a volte si incrociano negli stessi eventi e con gli stessi protagonisti, nonchè con gli stessi finali, anche a distanza di anni. Dieci, per la precisione. Tanti ne sono passati da quel pomeriggio piovoso, quando un Parma già ampiamente salvo sanciva definitivamente il ritorno del Napoli in serie B, dopo 32 anni di massima serie, tra le lacrime dei protagonisti di allora ed i cori del Tardini che scacciavano gli azzurri tra i cadetti. Ed a parti invertite si è stavolta ripetuto l'evento: il Napoli spinge il Parma giù per il burrone di una probabile retrocessione ed aggancia l'ottava piazza, nell'attesa di vedere cosa accadrà nei piani superiori. Per rincorrere quell'Europa che potrebbe cambiare le prospettive di mercato: la riconferma di Reja sembra ormai scontata - tutto sommato meritata e giustificata dai quarantasei punti - ma sottilmente condizionata dalla realistica mancanza della disponibilità di un allenatore di primissimo livello, causa poca visibilità degli azzurri nel calcio di lusso. Non che De Laurentiis sia un poveraccio, ci mancherebbe, ma purtroppo le primedonne dai piedi fatati ed i bomber da 25 goal a stagione ambiscono palcoscenici che garantiscono visibilità continentale e premi di riviste specializzate. Nonostante il blasone della squadra che fu: nel calcio moderno non si produce fatturato con i ricordi, purtroppo. Dall'ultima battaglia il Napoli ne esce con tre punti d'orgoglio e con una silente speranza, ma anche con squalifiche pesanti ed un centrocampo che Reja dovrà reinventare per la prossima formazione, che il tecnico dirigerà dal cellulare, in diretta dalla tribuna del San Paolo: troppo istintivo e protettivo per restarsene zitto ed assistere inerme alla "caccia alle caviglie" contro Lavezzi e compagni. Spedito dall'arbitro davanti ad un monitor, proprio quando i suoi avevano bisogno di tenere botta, di evitare la solita beffa e le solite paternali del dopogara. Stavolta la squadra non è caduta in nessun peccato di inesperienza, il Parma è stato tenuto a bada fino alla fine, nonostate i regolamenti di conti da far west e gli errori sotto porta che potevano costare caro. I giovani azzurri sembrano finalmente cresciuti e forse sono pronti per un'altra impresa, tenuto conto che i numeri per farla ci sono. Quindi perchè non provarci, anche solo per il gusto di stupire. Almeno per quest'anno.
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