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Nick: Guðjohnsen
Oggetto: Racconti dal freddo II
Data: 24/4/2008 12.59.50
Visite: 259


Helsinki è una di quelle città dove a volte l'impossibile e ciò che non ti immagini possa accadere accade all'improvviso, quanto meno te l'aspetti, nel giro di cinque minuti. Soprattutto con il gentil sesso.
Ovviamente cose del genere avvengono anche in altri luoghi - e parlo per esperienza personale - ma qui la media aumenta in maniera decisamente forte...

Ieri sera decido di passare una serata tranquilla andando in giro con degli amici spagnoli in alcuni pub del centro per una sorta di beer tour, in alternativa all'ennesima festa universitaria per studenti stranieri all'Onnela, la prima disco della città. Un sei-sette birre, lunghe chiacchierate su memorie personali passate, viaggi, studi e l'immancabile patana e ritorno a casa per le 2, sia per gli impegni universitari di ciascuno di noi del giorno dopo che per la voglia del sottoscritto di mettersi a scrivere la tesi di notte, visto che aveva dormito in precedenza fino alle 7 del pomeriggio.
Raggiungo la stazione degli autobus, salgo sul mio ed all'improvviso fa lo stesso questa tipa bionda, ben vestita, fisico longinileo, occhi azzurri e sul metro e 70, apparsa dal nulla: una vera e propria novità, dal momento che - per un motivo che ancora non ho avuto modo di comprendere - non si vedono tante gnoccole ben piazzate sull'autobus che da casa mia mi porta ad Helsinki città.
10 minuti, la durata del persorso del mezzo, ed arrivo all'ultima fermata - quella che io chiamo "fermata casa mia" visto che sta pop annanz il palazzo dove vivo - scendendo ed incamminandomi verso casa. Mentre mi accingevo a varcare la soglia del portone, mi giro istintivamente per vedere in che direzione era diretta la tipa, quando la vedo circondata da un gruppo di 5-6 ragazzi - che poi scopro essere studenti Erasmus italiani - che le parlano cercando di darle alcune spiegazioni.
Ovviamente incuriosito, ritorno sui miei passi e raggiungo nuovamente la fermata, realizzando - nel parlare con gli altri presenti - che la poverella ha sbagliato completamente autobus per tornare a casa e non vi era nessuna maniera affinchè potesse raggiungerla, dal momento che era terminato il servizio giornaliero dei trasporti.
Come si sa, l'attrazione per la gnocca è sempre forte e nel giro di pochi minuti si scatena una guerra silenziosa - fatta di sguardi e tentativi di portare quanta più acqua possibile al proprio mulino - per convicere la donzella a rimanere presso uno degli appartamenti dei ragazzi, utilizzando l'inglese alla nojo-vulevam-sauar (ma posso davvero dire che Totò lo parlava molto meglio di questi poveri cristi) ed affidandosi ad un mix di improbabili parole italo-english a mò di esperanto: ovviamente, TUTTI avevano un letto disponibile; ovviamente, i letti erano i loro.
Osservo la scena defilato e rimanendo in silenzio, osservando lo sviluppo degli eventi. Dopo 10 minuti di inutili tentativi, con annesse battute in italo-english in tipico "pusteggia-style", se ne esce il sottoscritto che, facendosi spazio tra la marmaglia in calore, in 20 secondi si offre (Dio benedica la mia prof di Inglese alle superiori) per chiamarle e pagarle un taxi o chiedere un favore alla Polizia di portarla a casa.
La tipa rispedisce al mittente l'invito, affermando che non poteva accettare una sì tale offerta: al che mi prendo altri 10 secondi per invitarla a stare da me, con annesso un piatto di pasta al pesto e colazione la mattina seguente.
E la nordica, con stupore degli altri presenti, accettò: il che significa che quei cinque italiani, oltre ad odiarmi a morte, avranno progettato chissà quante volte di stramazzarmi di palate ed eliminare cosi un concorrente

Giungiamo a casa mia e informo la tipa che il mio unico letto - con le lenzuola cambiate apposta per lei  - è tutto suo e che posso tranquillamente mettermi a dormire sul morbido "7 piani di morbidezza" al centro della mia stanza. Lei rifiuta decisamente e l'unica soluzione esistente la potete tranquillamente immaginare
Se n'è andata stamattina alle 9 ed il suo Channel 5 ha impregnato tutto il mio cuscino, che sul serio non laverò per la prossima intera settimana: o al massimo cambio la fodera e me la conservo



Io amo questo paese



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