Nick: PepposDj Oggetto: Regime Mafioso Data: 13/7/2004 19.12.1 Visite: 118
ROMA - L'Aula della Camera ha dato il via libera definitivo alla legge sul conflitto di interessi. I si' sono stati 268, i no 221, 2 gli astenuti. Alla votazione hanno partecipato, unici membri del governo, i ministri dell'Udc Rocco Buttiglione e Carlo Giovanardi. PREMIER MANTENERRA' PROPRIETA' E PRESIDENZA MILAN Silvio Berlusconi potra' continuare a fare il premier e ad essere al contempo il proprietario di Mediaset e delle altre aziende, purche' non le gestisca in prima persona. E' questo l'effetto della legge sul conflitto di interessi approvata in via definitiva alla Camera. Il premier potra' anche mantenere la carica di presidente del Milan, visto che il provvedimento in materia di formazioni e moduli di gioco a una o due punte non dice nulla. In base alla legge, chi ha responsabilita' di Governo non sara' obbligato a vendere, ma dovra' ritirarsi dalla gestione degli affari, rinunciando ad ogni carica operativa. La legge affida all'Autorita' Antitrust il compito di vigilare sull'operato dei ministri per controllare che non compiano atti in favore delle loro aziende. Previsto anche un ruolo per il Parlamento, che potra' emanare un verdetto di censura politica contro i membri del Governo che non rispetteranno le regole. Le opposizioni chiedevano l'opposto, sul modello americano: cioe' un regime di incompatibilita' tra carica di governo e proprieta' delle aziende, con l'obbligo di vendita delle imprese entro 90 giorni nonche' l'affidamento a un ''blind trust'' dei beni immobili. Ecco cosa prevede il provvedimento A CHI SI APPLICA: La legge riguarda il presidente del Consiglio, i ministri, i viceministri, i sottosegretari e i commissari straordinari del Governo. INCOMPATIBILITA': I membri del Governo non possono ricoprire cariche imprenditoriali. Piu' in generale non possono ''esercitare compiti di gestione in societa' aventi fini di lucro o in attivita' di rilievo imprenditoriale''. Ammesse, invece, le cariche onorifiche. Premier, ministri e sottosegretari non possono neppure esercitare attivita' professionali in materie connesse con la carica di Governo ricoperta. E' incompatibile con la carica di Governo anche ogni impiego pubblico o privato. CONFLITTO DI INTERESSI: Si ha una situazione di conflitto di interessi quando il Governo adotta un atto (o ne omette uno che era dovuto per legge) che ha un'incidenza specifica sul patrimonio di un membro del Governo o dei suoi familiari nonche' delle sue imprese. Per esserci conflitto di interessi, inoltre, il provvedimento del Governo deve avere procurato anche un danno per l'interesse pubblico. OBBLIGO DICHIARAZIONI: Entro trenta giorni dall'assunzione della carica di Governo, premier, ministri e sottosegretari devono presentare una dichiarazione all'antitrust e al Garante per le comunicazioni nella quale segnalare le eventuali situazioni di incompatibilita' (cariche aziendali, rapporti di lavoro pubblico o privato, ecc.). Entro 90 giorni bisognera' invece presentare i dati relativi alla propria situazione patrimoniale, comprese le partecipazioni azionarie. Le due dichiarazioni dovranno essere presentate anche dal coniuge e dai parenti fino al secondo grado. IL CONTROLLO DELL'ANTITRUST: L'Antitrust, se accerta un caso di incompatibilita', (come quello tra incarico di Governo e carica aziendale) fa si' che l'interessato decada dalla carica aziendale occupata. L'Antitrust deve anche vigilare sui casi di conflitto di interessi, monitorando l'attivita' del Governo. Se ne accerta uno, dal quale si e' avvantaggiata un'impresa di cui e' proprietario un membro del Governo, puo' multare l'impresa. La sanzione puo' arrivare ad una somma pari a quella del vantaggio patrimoniale conseguito. L'Antitrust ha l'obbligo di presentare al Parlamento una relazione su tutta la vicenda. IL CONTROLLO DEL GARANTE PER LE COMUNICAZIONI: Compito principale del Garante, secondo la legge, e' quello di controllare se le imprese editoriali di un membro del Governo gli forniscano un ''sostegno privilegiato''. In tal caso possono multare l'impresa per cifre aumentate di un terzo rispetto al tetto fissato dalla legge sulla par condicio. Le sanzioni possono arrivare alla revoca della concessione statale del servizio radiotelevisivo, cioe' all'oscuramento delle emittenti. Come l'Antitrust, il Garante deve subito riferire al Parlamento sui casi seguiti. In ogni caso le due authority devono far pervenire alle Camere una relazione semestrale sulla loro attivita' di controllo e di vigilanza. Il Parlamento puo' poi esprimere una censura politica all'uomo di Governo che viola la legge sul conflitto di interessi 13/07/2004 17:41 © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati |