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Nick: PeGgiORe
Oggetto: Favola: Cuccagna Fresca
Data: 3/5/2008 14.55.20
Visite: 233

Ho scritto una favola per bambini che durerà almeno 100 capitoli...un po della farina del mio sacco di cui allego una diapositiva:



 


ALLA RICERCA DELLA CUCCAGNA FRESCA PERDUTA
CAPITOLO I


C’era una volta, in una foresta di merda, un pippopotamo (detto pure pippopotamomammone). Questo pippopotamo era un poco abboccato con la recchia e andava camminando nella foresta sempre sculettando: "po po po po po" (questo è il rumore che fa quando sculetta). Stava sempre con un fiore in mano...era un po’ tipo puffo vanitoso.


Chiatto chiatto con un culo enorme:


 



"PO PO PO PO PO"


 


Cacava sempre il cazzo a tutti gli animali della foresta, vantandosi di essere bello e per questo nessuno lo sopportava.


Era anche un tipo molto invidioso e permaloso. Tipo una volta vide il leone e all’intrasata  per gelosia, gli tirò i capelli perchè il pippopotamomammone essendo pippopotamo era calvo.


Dopo questo episodio i due fecero scompa. 


Il pippopotamo amava mettersi a pacca all’aria immerso nel lago e quando nuotava il suo culone ("po po po po po") era l’unica cosa che si vedeva.


Gli animali della foresta spesso lo sfottevano e gli cantavano questa canzone:


 



"Pippopotamomammone

 



se lo vedi è un gran ciccione

 



non si fa manco un bidet

 



ma perché, perché, perché?"


(da cantare sul ritornello della canzone "il caffè della peppina")


 



 






 Un giorno mentre il pippopotamomammone faceva la siesta nel lago, un giovincello di nome "Alessandromelomettemelometteadisposizione"  venuto dalle lontane Americhe con un apecar per fare un safari, decise di fermarsi un minuto per fare la pipì nel lago.  


Mentre Alessandtromelomettemelometteadisposizione faceva la pipì, il pippopotamo sentendo il rumore dell’acqua alzò lo sguardo e non potette credere ai propri occhi.


Vide una cosa mai vista prima.



Una cosa che subito chiamò "la cuccagna fresca". 


Alessandtromelomettemelometteadisposizione fatta la pipì si rimise  nel treruote e proseguì il suo viaggio.


Dopo quell’ìncantevole visione il pippopotamomammone non riusciva più a dormire e a darsi pace. Doveva assolutamente rivedere quella cuccagna fresca e riuscire almeno a toccarla con mano.


Gli animali della foresta ormai non sopportavano più il pippopotamomammone perché a chi vedeva vedeva diceva (non si sa perché) canticchiando come un tenore:





"E si sogna sempre di vedere …  la cuccagna fresca!!"

 






Una lepre che non se lo firava più di sentirlo nelle orecchie gli diede un consiglio:


-         Perché non parti alla ricerca di questa prestigiosa cuccagna fresca e te ne vai nu poco a fanculo?


Il pippopotamomammone rispose:


-         E’ vero, non ci avevo pensato!


E’ fu così che iniziò il lungo viaggio del pippopotamomammone che si fece accompagnare da una sua amica pippopotama come lui.


La pippopotama pure l’aveva vista la preziosa cuccagna fresca… ma da lontano.


Fecero una mappatella e si avviarono "po po po po po po po po po po" (questa volta il "po po po" è più lungo, perché sono due che sculettano) senza avere nemmeno una meta precisa.


Si avviarono verso il deserto, che era la direzione intrapresa qualche giorno prima da Alessandromelomettemelometteadisposizione (colui che custodiva l’ambita cuccagna fresca).  Dopo 2 estenuanti giorni di viaggio, i due pippopotami incontrarono un topo del deserto al quale chiesero:


-         Scusi per caso ha visto a uno che teneva una  favolosa cuccagna fresca?


-         Si! È passato di qui 2 giorni fa, è andato ad estovest.


-         Grazie, è stato veramente gentile!


Ai pippopotami non sembrava vero. Erano sulla buona strada.


Presto avrebbero potuto rivedere la preziosa cuccagna fresca…


Camminarono  per tre giorni e tre notti ("po po po po po") fin quando videro spuntare all’orizzonte una città dell’antica Grecia chiamata Colmenares.


Il pippopotamomammone si rese subito conto che quella era la città dove aveva sempre desiderato vivere. Una città dove si aveva dell’amore una concezione particolare ed ambigua…


 dove tutti erano vestiti con dei mantesini corti corti e quando camminavano: "po po po po po".


Arrivarono nel centro della città di Colmenares dove vi incontrarono un certo Omero, che era un viecchio cecato che cercava i renari in cambio di storie e avventure da lui narrate.


Omero era sempre in compagnia del suo fido cane lupo di nome Cane.


Il pippopotamo appena vide Omero gli chiese:


-         Mi hanno detto che lei sa tutto di tutti e tutti di tutto. Saprebbe per caso dirmi se da queste parti è passato un giovane che aveva con lui una effervescente cuccagna fresca?


-         Certamente che l’ho visto! Ma se vuoi sapere dove sta mi devi dare un euro, due euri… insomma fai tu! – e poi aggiunse: - E peppiacere datemi un euro, peffavore! M’aggia accattà a buttigliell e vin, addu Peppin o’ cantenier! Almen rat’m na sigarett’! Ie song nu povr cecat!


-         Va bene, certamente, vi do un euro. Ma perfavore mi dite dov’è possibile trovare la succulenta cuccagna fresca?


-         Là, su quella muntagnella, c’è un paesiello che si chiama Olimpo. Recati a questo indirizzo e chiedi di zì Giove. Lui saprà certamente come aiutarti a ritrovare la maestosa cuccagna fresca.


-         Vi ringraziamo molto cordialmente, arrivederci!


-         Ma staj sfuttenn uagliò?


I due pippopotami nonché nostri audaci eroi si recarono velocemente verso la muntagnella ("po po po po po"), e dopo 3 ore di viaggio arrivarono quasi in cima, dove vi incontrarono un contadino che stava aggiornando la pagina del  myspace col suo portatile.


-         Scusate – domanda il pippopotamomammone – sapete dirci quanto manca per l’Olimpo?


-         L’Olimpo? Vedi che hai sbagliato montagna, è quell’altra di fronte laggiù.


-         Ma come, quello il signore Omero ci aveva indicato proprio questa montagna qua!


-         Ma chi? Omero? Chill è nu viecch’ cecat nzallanut!


-         Eh, va bè, un po’ di pazienza…pur di rivedere l’accattivante cuccagna fresca questo ed altro!


E fu così che le nostre due eroine si avviarono nella direzione dell’altra muntagnella: "po po po po po".


Arrivati in cima videro una scritta a caratteri cubitali "OLIMPO", ma non sicuri chiesero ad un contadino della zona che stava giocando con una playstation V:


-         Scusate, ma questo è l’Olimpo?


-         Sine!


-         E sapete dirci dove si trova il tempio di Giove detto pure Zeus?


-         Eccola lì, è quel container bianco laggiù.


-         Va bene, grazie!


La pippopotama disse al pippopotamomammone:


-         Forse finalmente ce l’abbiamo fatta a trovare questa soddisfacente cuccagna fresca!


Arrivarono al container di Zeus, bussarono e rispose sua moglie Era.


Era era una zentraglia che non se ne aveva idea e appena vide i nostri due prodi eroi – e qualche volta anche berlusconi eroi – disse:


-         Uè uèèè, Zeusss, vir cà ca c stann duj pippopotami e mmerda ca t vogliono!


Zeus scese di corsa e appena vide i due pippopotami chiese:


-         Cosa spinge voi due simpatici mammiferi venuti da chissà quanto lontano a bussare alla porta del mio prestigioso tempio?


-         Scusateci, a noi ci manda il signor Omero. Omero ha detto che voi sapete dove possiamo trovare la imponente cuccagna fresca.


-         Omero? Ma chill v’ha fatt fess, siccome ho raccontato a tutt o Peloponneso che è ricchione, quello a chi vede vede prende e me li manda qua!


-         Ummammamia, adesso come facciamo? Abbiamo scalato tutta questa montagna inutilmente…e noi che pensavamo che presto potevamo finalmente assaporare quella leccornia di cuccagna fresca.


-         E va bè, nun ve pigliate collera, mo vi faccio un regalo – Zeus prende un vaso – questo lo potete utilizzare come soprammobile, ha puramente una funzione estetica. Si chiama vado di Pandoro, me lo regalò un certo signor Melegatti (che strunzat!). Però vi raccomando, non togliete mai il cuperchio da sopra, altrimenti sono guai! Vedete che se lo aprite io lo vengo a sapere e vi punirò!


-         Va bè, allora non fa niente. Tenetevelo voi, è così bello!


-         No ve lo dovete prendere assolutamente sennò mi offendo!


-         Va bene la ringraziamo del regalo e ci scusiamo per il disturbo. Arrivederci.


"Po po po po po" e se ne andarono.


Giunta la sera i due pippopotami guardavano il vaso e pensavano cosa mai potesse esserci lì dentro, cosa mai potesse contenere questo vaso di Pandoro.


-         Pippopotamomammone, tu che dici, secondo te che c’è dentro?


-         Non lo so pippopotama, ma non è che dentro c’è proprio la gustosa cuccagna fresca?


-         Sì, sì! Vuoi vedere che proprio la simpatica cuccagna fresca? Se non c’è la genuina cuccagna fresca, forse allora c’è un panettone...


-         Senti pippopotama io non ci sto più dalla curiosità, che dici se apriamo e diamo una sbirciatina? Tanto lui che ne sa, quello è un viecchio di merda.


-         Hai ragione, dai…diamo una sbirciatina e chiudiamolo subito…almeno così ci leviamo il pensiero e riusciremo a dormire sogni tranquilli.


I due aprirono il vaso e subito da dentro uscirono le peggio malattie come: l’AIDS, il cancro, la candida, la sifiride, lo scolo di mazzo, la diarrea, le emorroidi, ecc …


In poche ore tutti gli ambigui cittadini di Colmenares e non solo incominciarono ad ammalarsi.


Zeus, scoperto il fatto, fece inseguire i due pippopotami dai serpenti velenosi, e uno di questi morse sulla caviglia la pippopotama che subito morì.


Il pippopotamomammone vedendo la sua amica morta pensò :



-         Ummaronnamia, e mo chi ce lo dice alla mamma di pippopotama, quella s’è tanto raccomandata, ha detto "statv accort alla mia graziosa ed esile figliola" …quella mi stroppea proprio…mo come faccio a tornare nella foresta incantata?



Fine Primo Capitolo





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Favola: Cuccagna Fresca   3/5/2008 14.55.20 (232 visite)   PeGgiORe
   re:Favola: Cuccagna Fresc   3/5/2008 14.59.9 (89 visite)   JaNNiNoQuai
   re:Favola: Cuccagna Fresca   3/5/2008 15.13.53 (82 visite)   URANYA (ultimo)

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