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Nick: Strider
Oggetto: ricordi sparsi
Data: 6/5/2008 12.40.25
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I
I sudamericani sapevano ballare benissimo.Chiesi ad una se mi insegnava a ballare. Lo chiesi in glese e lei non capì. Lo richiesi in spagnolo e l'amica mi prese per mano e mi portò in pista. ballanno e lla fine la ringraziai di avermi insegnato. Mi rispose che che non avevo imparato niente ma andava bene così. Quella sera ci baciammo. fu il mio primo bacio. con una ragazza equadoregna di fronte all'università di Yale in Connecticut La mattina dopo non ne vole sapere più niente. Ero l'unico napoletano tra gli italiani. Mi chiamavano tutti Napoli. Dov'è la tua donna Napoli? niente non ne vuole più sapere. Ah. Non fa niente ora me ne trovo un' altra. Un'ora dopo stavo in dormitorio ad ammoccarmi con una di Torino. Voleva scopare. Ma questo lo capii anni dopo. Avevo dato il mio primo bacio la sera prima, ero un piscione. Sono passati undici anni. Non molto è cambiato. Ad un certo punto si sbottonò la camicetta. Soli due bottoni volva che continuassi io. Ma io avevo dato il primo bacio la sera prima. La mattina dopo ce ve dovevamo andare. Ognuno in uno stato diverso, ospiti di una famiglia americana. Le andai vicino. Volevo baciarla. Anche lei non ne volle sapere più niente di me.
Dopo una settimana stavo nella casa americana presso la famiglia che mi avrebbe poi ospitato per i seguenti undici mesi. Il patrone di casa di chiamava Johnny, Johnny Wilson. Quando arrivai lì non c'era. Era ad un raduno di motociclisti in South Dakota. Avevo dormito quel pomeriggio. E' raro che dorma il pomeriggio ma quel pomeriggio dormii tanto. Al risveglio eroun po' rincoglionito, come se dovessi giustificare col sonno il mio rincoglionimento. in cucina c'era un tizio. Pelle bruciata dal sole, la barba di una settimana vestito di pelle. Aveva un borsone che stava sul tavolo della cucina. Era piene di magliette. Appena mi vede mi strinse forte, abbracciandomi. "You must be Ambbbrrrtoo!" Mi diede una magliatta c'era scritto "Sturgis". Era il luogo del raduno dei motociclisti. io ero convinto che fosse un venditore di magliette. Gli dissi che non ero interessato. E così fu che feci conoscenza col padrone i casa. M'era appena svegliato e stavo rincoglionito. Quasi lo stavo manando via di casa.
Per undici mesi, ognui sera a tavola lui mi ricordava che loro ci avevano rotto il culo durante la senconda guerra mondiale. Dopo due mesi le nostre schermaglie giunsero a riscrivere completamente la storia. Per lui noi italiani non abbiamo mai sparanto un solo colpo e ad ogni singolo americano interi repartio dell'esercito avrebbero alzato le mani in segno di resa. Io giunsi a dimostrare che nulla sarebbe stato al mondo senza l'Italia. Rubai l'invenzione dell'alfabeto ai fenici e le origini della civintà ai sumeri dimostrandio che tutto ebbe origine a Napoli. Non so quante volte dissi che Napoli aveva duemilasettecento e più anni di storia mentre la costruzione più antica della Louisiana menneno 200 anni.
Quando me ne andai fecero una festa di addio nella chiesa battista. nel paesino dove stavo io non c'era niente. la chiesa battista era l'unico posto dove c'era un po' di gente. C'era Brother Bill. Durante i sermoni non faceva che ripetere all'infinito la parole "Helle", inferno. Se mai dovessi dimenticare tutto l'inglese che conosco quella sarà sicuramente l'ultima parola. Tipi checazzi i battisti. Mandano tutti all'inferno per tutto. c'era tutto il paese quella sera. Avevano fatto i tovagliolini ed i bicchieri con su la penisola italiana ed una sola città segnata: Naples. Presero l'ingrippo che mi dovevano tagliare i capelli l'ultimo giorno. In america avevano tutti i capelli corti ed io ero l'unico apellone in circolazione. Mi fecero un taglio "americano" l'ultimo giorno.
C'era una signora. mi salutò io non la riconobbi e gleilo dissi. Lei mi rispose che si ricordava alla perfezione di me perchè una volta le chiesi una coca cola sebnza ghiaccio. in America non bevono nemmeno un bicchiere d'acqua senza ghiaccio dentro. Io ero l'alieno, chiesi da bere senza ghiaccio. Quella signora non mi dimenticherà mai.
A scuola una volta un tipo mi voleva menare. Non che avessi fatto niente. Semplicemente nessuno m'aveva mia menato. Mi difesero tutti. Non è una cosa che fanno per tutti. Poi capii che mi rispettavano tanto. Ero solo in un paese straniero senza nessuno. Loro si muovono molto ma sempre in gruppo, sempre assieme. Mi rispettavano molto per questo.
C'era un tizio, si chiamava Kirk e utilizzava un solo verbo i vece di tutti gli altri "to fuck". Viveva in campagna e aveva una vecchia auto. me la feceva giudare spesso e nella terra facevamo un sacco di testa coda spettacolari. Presi anche la patente lì a sedici anni. Non me la convalidarono qui in Italia però. Devi avere diciotto anni qui.
Grande nazione l'Amrica. Lì si dice andiamo facciamo. Qui invece si dice che tante cose sono difficili e impossibili.
Lì si fa e sesso si sbaglia me qui c'è lo stallo perenne.
Stanotte ho giocato ad un videogioco finno alle 4 di notte. Ho dormito tre ore.
Certe cose fanno male.
