Nick: PepposDj Oggetto: News Calcio Napoli Data: 14/7/2004 12.33.14 Visite: 75
Dallo studio di un notaio napoletano agli uffici della Procura di Perugia. Movimentate le giornate e le nottate di Luciano Gaucci, che ha sottoscritto il contratto per il fitto di azienda della Ssc Napoli alle ore 2 di martedì e ieri pomeriggio era a Perugia per deporre davanti al magistrato Manuela Comodi su eventuali irregolarità nel campionato di A. Se riuscirà, l’operazione Napoli costerà al presidente del Perugia 46 milioni: 25 da versare in cinque anni e 21 da pagare nel 2009 per il riscatto. Chiusa la lunghissima giornata napoletana, Gaucci s’era trasferito nel castello di Torre Alfina, a pochi chilometri da Viterbo. Lo attendeva Serse Cosmi, uno dei due allenatori tesserati per il «gruppo». Cosmi ha un contratto con il Perugia fino al 2005 e Stefano Colantuono, ex tecnico del Catania, fino al 2007. Ha detto Gaucci: «Cosmi può essere il primo tassello per il Napoli. Se vuole, fa parte del progetto. Non farò soffrire i tifosi: Cosmi regalerà soddisfazioni e spettacolo al San Paolo». Il commercialista napoletano Francesco Serao, che ha declinato l’invito di Gaucci ad accettare la carica di presidente onorario, aveva annunciato: «Cosmi sta per firmare un contratto triennale». Ma il tecnico non ha modificato i termini del rapporto con il Perugia: sotto contratto fino al 2005 in attesa di chiarimenti sulla vicenda Gaucci-Napoli. Il Perugia va in ritiro il 23 a Gubbio. Lo guiderà Cosmi o Colantuono? E dove sarà, quel giorno, il Napoli di Gaucci? Cosmi ha spiegato: «Ho parlato con il presidente. Del Napoli e del Perugia. Un accordo con Gaucci si potrebbe sempre trovare. Ci rivedremo, non c’è alcun impegno. Napoli è più importante dell’80 per cento delle società di A. Mi auguro, a prescindere dall’esito della vicenda, che il Napoli torni nella sua giusta dimensione». Gaucci è pronto al confronto legale con la Federazione, che ha negato l’autorizzazione per effettuare il fitto di azienda, non previsto nelle Norme organizzative interne. «Non vorrei fare battaglie, però. Carraro è fin troppo intelligente per capire che i napoletani meritano rispetto», ha detto Gaucci. Il presidente della Lega, Galliani, ha dichiarato che il Napoli non ha presentato documenti entro la mezzanotte di lunedì. «Adesso decideranno Covisoc e Figc». La Federazione si rimette alle decisioni della Covisoc, presieduta dal professor Bisoni, e della Coavisoc, presieduta dal professor Santamaria. In Via Allegri viene esclusa la possibilità di dar corso al fitto di azienda, a meno che Gaucci non vinca davanti al Tar e al Consiglio di Stato. Più praticabile l’ipotesi del «lodo Petrucci», che consentirebbe al Napoli, escluso dalla B, di giocare in C1. Gaucci, nuovo amministratore unico della Napoli Sportiva, ha fatto partire ieri il ricorso alla Camera di Conciliazione del Coni. Oggi parte quello per il Tar del Lazio: sentenza sospensiva forse entro 48 ore, sentenza definitiva entro 30-40 giorni. Fissato per martedì, su richiesta dell’avvocato Andrea Abbamonte, legale della Ssc Napoli, l’arbitrato del Coni. Arbitri i professori Fumagalli (presidente), Coccia e Napoletano. La drammatica situazione del Napoli ha sollecitato l’attenzione del Bari, che potrebbe aspirare al ripescaggio. «Seguiamo questo caso in silenzio, ricordando che finora abbiamo operato con grande oculatezza», ha detto Vincenzo Matarrese. Amareggiato un altro presidente di B, Enrico Preziosi, numero uno del Genoa ed ex candidato alla guida del Napoli: «Un delitto vedere questo glorioso club escluso dalla B». È quello che vuol fare Gaucci, che intende rinunciare ai giocatori «dai ricchi ingaggi» della Ssc Napoli e affidarsi ai giovani. Che ne dirà l’avvocato Campana, presidente dell’Assocalciatori?
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