DONNE NN è PER VOI
Rangers ko, la Coppa Uefa va ai russi dello Zenit

I nuovi ricchi del calcio cominciano a capitalizzare. La coppa Uefa, dopo una finale poco spettacolare(a me e paciuto il gioco dello zenit), finisce in una bacheca russa: quella del sorprendente Zenit San Pietroburgo, che, dopo aver eliminato la favorita del torneo (il Bayern Monaco) perfeziona l'opera e festeggia la conquista del suo primo trofeo europeo.
Primo tempo senza gol, poi, nella ripresa, il 2-0 che fa debuttare in società una nuova protagonista degli almanacchi e interrompe il filotto degli scozzesi dei Rangers di Glasgow che sognavano l'annata perfetta con la conquista in serie di campionato, coppa di lega, coppa di Scozia e coppa Uefa.
Walter Smith prosegue imperterrito sulla strada che ha portato gli scozzesi fino alla finale. Stesso atteggiamento catenacciaro sfoggiato con la Fiorentina, ma questa volta il fortino cede. La manovra russa, nelle prime battute di gara, non sembra sufficientemente attrezzata per sfondare. Pur mostrando più iniziativa e qualche idea in più degli avversari sul piano della manovra e del possesso palla, la mancanza di Pogrebnyak, squalificato, si fa sentire. Sarebbe stata la sua grande occasione per aggiudicarsi la classifica cannonieri, ma la sua sfida personale con Luca Toni finisce così, pari e patta. Gli attaccanti russi si dannano per rompere la monotonia di un primo tempo che non si sblocca ma negli ultimi metri la difesa coriacea anche se poco disciplinata dei Rangers riesce a prevalere. Agonismo e confusione sono sufficienti per invalidare le iniziative di Tekke e Fazyulin. I due pericoli maggiori arrivano da una conclusione sul secondo palo di Arshavin e con una gran botta di Anyukov. I Rangers, dal canto loro, sono troppo impegnati a chiudere ogni varco per pensare di costruire trame di gioco offensive, che vengono così affidate a sporadici lanci dalle retrovie senza raggiungere quasi mai il finalizzatore Darcheville, che attende paziente, invano, qualche suggerimento. Il primo tempo scivola via così, senza altre emozioni, ammesso di poter annoverare tra le emozioni il poco che si è visto. Nella ripresa Advocaat ordina ai suoi di sferrare l'attacco decisivo e di provare a cambiare ritmo ma, un po' a sorpresa, il ritmo lo cambiano gli scozzesi che in pochi minuti sfiorano due volte il vantaggio. Malafeev, inoperoso fino a quel momento, risponde alla conclusione di Darcheville mentre Ferguson riesce solo a sfiorare il palo. Ad animare la serata ci pensa il portiere dei Rangers Alexander che, in uscita, si avventura goffamente fino al centro del campo, con Arshavin che, incredulo, lo supera ma trova Papac a respingere di testa la sua conclusione sulla linea di porta.
Il gol vittoria si fa attendere ma è di pregevole fattura, unica perla incastonata su una montatura di latta. Denisov scambia con Arshavin , si invola in area e infila Alexander . Il contraccolpo psicologico si fa sentire, è il momento di affondare il coltello. Ci prova di nuovo Arshavin che serve un buon pallone a Zyrianov che colpisce il palo esterno. Smith si affida a forze fresche con l'innesto di Novo, McCulloch e Boyd, ed è Novo ad andare vicino al pareggio nei minuti di recupero. Ma è il preludio al raddoppio russo: fa tutto Tekke e al suo compagno Zyrianov non resta che perfezionare l'azione con un tap-in facile facile. Non per fare del campanilismo spicciolo, ma non è difficile immaginare che la mancata finale, tra Fiorentina e Bayern Monaco, avrebbe offerto, al City of Manchester Stadium , un livello tecnico bel diverso.
IRCIANI ECCO COSA SI PUO FARE CON UN GRANDE ALLENATORE,GIOCO DI PRIMA,UN PRESIDENTE PATANARO E TANTA VOLGIA DI VINCERE !!!! !!!! !!!! !!!!






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