Nick: AvvdiSilv Oggetto: SMS ELETTORALI Data: 15/7/2004 22.41.58 Visite: 66
SMS ELETTORALI Il garante della privacy: 'Invio legittimo' Roma, 13 luglio 2004 - Gli sms elettorali inviati alla vigilia delle ultime elezioni del 12 e 13 giugno da parte della Presidenza del Consiglio, che ricordava la data e gli orari dell'apertura dei seggi, non hanno violato le regole della privacy. Lo ha stabilito l'ufficio del Garante della privacy presieduto da Stefano Rodotà.Nella motivazione, il Garante ricorda come «L'Autorità richiama il proprio provvedimento generale del 12 marzo 2003 nel quale aveva già indicato le condizioni di eccezionalità ed emergenza in presenza delle quali è possibile, per gli operatori di telefonia mobile, inviare messaggi agli utenti prescindendo dal consenso dell'interessato. In particolare, nel provvedimento si precisava che si può ricorrere all'invio di messaggi in deroga alla disciplina sulla protezione dei dati personali in caso di emergenze e calamità naturali, con un provvedimento emanato, ad esempio, per ragioni di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica». E proprio a riguardo, ricorda il garante, «il Ministro dell'Interno aveva disposto che i fornitori di servizi di telefonia mobile fossero tenuti ad inviare, anche in deroga alle norme vigenti, a tutti gli abbonati e titolari di carte ricaricabili un messaggio sms, e aveva motivato l'urgenza e il carattere di eccezionalità ed emergenza del decreto con il riferimento alla novità del calendario previsto per le votazioni, all'insufficiente conoscenza tra i cittadini di tali novità, ai rischi di affollamento ai seggi, al timore di situazioni di forte criticità come quelle determinatesi in occasione delle passate elezioni politiche, alle proteste registratesi in occasione della riduzione delle sezioni elettorali, alla consistente riduzione del contingente militare a presidio dei seggi, ai disagi e turbamenti sotto il profilo dell'ordine pubblico, oltre che ai rischi e impedimenti all'esercizio stesso del diritto di voto, circostanze che il Ministero ha giudicato oggettivamente come eccezionali». L'intervento del Garante della Privacy era stato sollecitato con numerose segnalazioni e reclami da parte di cittadini che si erano visti giungere sul proprio telefonino l'sms della Presidenza del Consiglio.«Dalle informazioni fornite dal Ministero dell'Interno e dai gestori - spiega l'ufficio di Rodotà nella motivazione - è risultato che i messaggi sono stati inviati agli utenti direttamente da questi ultimi e non vi è stata, quindi, alcuna comunicazione dei numeri dei cellulari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri». http://qn.quotidiano.net/art/2004/07/13/5353243 Un altro punto a favore di Berlusconi e del suo governo. |