Nick: MASQUERAD Oggetto: racconti napoletani Data: 26/5/2008 13.27.20 Visite: 320
quando vado dai miei amici esteri(da roma in su) devo stare attento a come parlo. noi napoletani ci siamo abituati, tutti noi abbiamo pagato almeno una vota nella nostra vita la tassa napoletana. sarebbe la rapina. a tutti è capitata na cosa del genere a maghin e sord o cellullar e via discorrendo. ormai non ci facciamo caso e quando parliamo tra noi e uno dic "uà je ancora l'aggià pavà" lo guardiamo con rammarico, quas foss n'omm è merd che non ha pavato la sua tassa. ci riuniamo e raccontiamo i nostri fatti " eh a me a pumiglian sotto cas" " a me al vomero, la maghina e patm" ognuno si bulla della propria rapina. " i miei rapinatori però erano simpatici, mann lassat e sord rò cafè" " statt zitt i miei tenevano una p38" " quello che mi ha rapinata tenev nu par e uocchie azzurr a guerr" sembra una cosa irreale, un film di decrescenzo. http://www.cosentinonico.splinder.com/ "perchè io so io e voi nun siete un cazzo" |