NAPOLI - Concerto storico quello che si e' tenuto ieri sera a Napoli in piazza del Plebiscito gremita da piu' di 100 mila spettatori. Carlos Santana, il chitarrista messicano, mito della storia musicale di tutti i tempi, ha tenuto un concerto che fa parte della terza ed ultima tappa del tour di concerti gratuiti del ''Cornetto free music festival''.
Alle 21,30 Santana e' salito sul palco accompagnato da un'ovazione unanime che ha fatto tremare il grande colonnato che racchiude la piazza. Quindici i brani musicali eseguiti. Per riscaldare il pubblico Santana ha aperto con 'Jingo', uno dei suoi brani storici degli anni Settanta, che il pubblico, nonostante la giovane eta', ha seguito ripetendone le parole e accompagnando l'artista. A seguire 'Spread love' e 'Put your lights on'' tratto da ''Supernatural'' l'album pubblicato nel 1999 che ha venduto 25 milioni di copie.
La scaletta proposta da Santana ha raccolto tutti i brani presenti nel suo repertorio da quelli storici a quelli piu' recenti senza soluzione di continuita'. La parte del leone e' spettata, tra i brani di maggior fascino, sicuramente a ''Black magic woman'' e ''Oye como va'' il famoso brano scritto da Tito Puente il noto 'timbalero' sud-americano che Santana ha trasformato in un inno che ancora resiste al passare delle generazioni.
Tra i brani piu' recenti numerosi quelli tratti dagli ultimi due album. Di 'Supernatural' ha suonato anche ''Maria, Maria''; 'Corazon espinado' e il superbo 'Smooth'. Dell'ultima collezione pubblicata nel 2002 che si chiama 'Shaman' che hanno particolarmente esaltato il pubblico giovane presente al concerto, sono stati ''Aye, aye, aye'' e ''Foo, foo''. Gli altri brani in scaletta sono stati ''Incident at Neshabur'', ''Roule'', ''Taboo Yaleo'' e ''Right on'' un brano che ha suscitato particolare emozione grazie anche all'esibizione di Paolo Rustichelli, il tastierista che ormai da tempo suona con Santana. Dopo una lunga insistenza da parte del pubblico che ha inneggiato lungamente il suo nome, Santana ha riservato quattro bis: ''Ahh sweet dancer'' e ''Evil Ways'' , la mitica ''A love supreme'', il brano scritto da John Choltrane, il famoso sassofonista americano ed, infine, ''Samba pa ti''.
Numerosi i momenti di grande pathos per i tanti assolo eseguiti a turno dalla sua band composta da Chester Thompson (tastierista); Raul Rekow che suona le congas, strumento molto usato da Santana che proviene direttamente dalla sua passione per la musica africana. Quindi da Karl Perazzo alle Timbales, Dennis Chambers alla batteria, che ha esaltato il pubblico con un'esibizione di 10 minuti suonando ''Yaleo''. Due i vocalist di particolare livello che lo accompagnano da diversi anni e che sono Tony Lindsai e Andy Vargas e Benny Rietveld al basso. Di grande suggestione negli assolo la musicalita' dei fiati presenti sul palco. Fuori programma un momemto di grande emozione c'e' stato quando trasportato dalla sua stessa musica Santana, accompagnato dalle trombe di Bill Ortiz e Jeff Cressman, ha cantato il pezzo ''Time after time'' della cantante Cindy Roper.
La musica e' cominciata alle 18 con diversi gruppi di appoggio quali i ''Granma'', ''Zen'' i ''Rio''. Ma chi ha accompagnato il pubblico verso le sonorita' di Santana e' stato il figlio Salvador che da tempo suona con il padre nei suoi concerti in giro per il mondo.
In chiusura non poteva mancare un richiamo alla pace: dopo aver suonato ''Give Peace a chance'' di John Lennon, Santana ha parlato al pubblico dicendo, ''e' molto importante che voi capiate che noi siamo l'altra faccia dell'America. Non tutti ci riconosciamo in Bush. Un mondo di pace e' possibile e si raggiunge anche attraverso la musica che ha la forza di cambiare gli uomini e i destini del mondo''. 18/07/2004 10:30
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