Nick: *Zipper75 Oggetto: bestemmie Data: 26/5/2008 17.18.29 Visite: 231
Sabato sono stato a cena di un amico, era stato invitato anche un altro parente suo, che diceva una marea di bestemmie, cosa che io non tollero, su wikipedia trovo : Alcuni uomini e padri della Chiesa, autorevoli per la santità della vita nonché per l’alto insegnamento lasciato in eredità alla Chiesa (Agostino di Ippona, san Girolamo, Tommaso d'Aquino, Bernardo da Chiaravalle, Bernardino da Siena) fin dall'antichità hanno ritenuto la bestemmia come il peccato più grave tra tutti i peccati mortali. Agostino diceva: "La bestemmia è una colpa peggiore dello stesso deicidio commesso dai Giudei".[citazione necessaria] Padre Pio spesso affermava: "La bestemmia attira la maledizione di Dio sulla tua casa ed è la via più sicura per andare all'inferno".[citazione necessaria] Il santo curato d'Ars, Giovanni Maria Vianney, asseriva: "Se la bestemmia regna nella vostra casa, tutto andrà in rovina".[citazione necessaria] Giovanni Crisostomo ha scritto negli Annali: "Per la bestemmia vengono sulla Terra le guerre, le carestie, i terremoti, le pestilenze. Il bestemmiatore attira il castigo di Dio su se stesso, sulla sua famiglia e sulla società: Dio, per la bestemmia, spesso punisce gli uomini in generale, ma a volte punisce anche il singolo in particolare. Pur se nel corso della vita ci sono dei bestemmiatori che non vengono puniti dalla giustizia di Dio, alla fine della vita nessuno sfuggirà alla sua sentenza". Paolo di Tarso, nella sua Lettera ai Galati (6,7), ha scritto: "Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato". Sant'Antonio di Padova affermava[citazione necessaria]: "Dinanzi a genitori che piangono desolati il loro bambino morto, io prego il Signore di risuscitarlo; dinanzi alla povertà di un padre che mi domanda un pezzo di pane per sfamare i suoi figli, io mi commuovo e prego Dio che gli sia provveduto; ma dinanzi a sposi che desiderano un figlio e sono bestemmiatori, io prego il Signore che nasco loro un figlio sordo e muto: sordo per non sentire le bestemmie dei genitori e muto perché non le ripeta!". San Girolamo aggiungeva[citazione necessaria]: "Posso tollerare pazientemente che si rechi offesa a me, ma non posso sopportare che si offenda il mio Dio con le bestemmie" – "I cani abbiano in difesa del padrone; ed io dovre essere muto quando si maltratta il Nome di Dio? Morire piuttosto, ma non tacere!". Papa Giovanni Paolo II, parlando del disprezzo rivolto contro il "nome di Dio", elenca (21 marzo 1993), oltre la bestemmia, gli "spettacoli dissacranti" e le "pubblicazioni altamente offensive del sentimento religioso". http://www.rino-castiglia.it |