Nick: m|r Oggetto: Momenti di bassa umanità Data: 26/5/2008 22.4.6 Visite: 127
Come quando quando aspetti. Capita, spesso, di stare in un posto e sei arrivato prima o c'è un ritardo. E c'è una sospensione di aspettative tra un binario vuoto e una stazione che puzza di piscio. Così, con le mani in tasca, vaghi tirando piccoli calci alle cartacce per terra sul pavimento liscio. Su un pezzo di giornale un tizio annuncia che ha il sistema sicuro per campare felice guadagnando con le scommesse. Vincerà pure, ma, penso, ha una faccia da gran perdente. Un corridoio della stazione è illuminato da squallidi neon. Lo percorro solo per perdere tempo. In un angolo, una signora con i capelli bianchi è seduta a terra e si tiene la testa con la mano. Accanto ha delle buste, forse con tutto quello che possiede. Le passo silenzioso vicino ma mi sente ed alza la testa. Mi chiede qualcosa di soldi. Non ho un cazzo di euro. Sarà una settimana che vado avanti con bancomat e carte di credito senza prelevare dei "vecchi" soldi. Mi sento un cretino, le dico che non ho niente. Lei fa la faccia di chi già ha sentito troppe volte questa scusa. L'altoparlante annuncia l'arrivo con relativo ritardo del treno che aspetto. La signora dai capelli bianchi ha gli occhi stanchi. Lei è l'ultima ruota del carro di questa società ed io faccio parte di quella massa che vivrebbe meglio senza sensi di colpa. Senza di lei. La mia lei arriva e dice: "Aspetti da molto?" Io: "Sì, un po' troppo." "Toda vida" |