Nick: Cyrano622 Oggetto: meditazione Data: 19/7/2004 9.35.21 Visite: 88
Ne è caldamente consigliato l'ascolto almeno due volte al dì prima dei pasti onde debbellare la crescente epidemia di disimpegnatite acuta che pervade il sulo vitual partenopeo Decervellamento Per molto tempo fui ebanista operaio in borgo d'Ognissanti mia moglie lì faceva la modista e in questo modo tiravamo avanti Quando la domenica era bella ci vestivamo a festa per andar in via dell'Euchadé tanto per fare contenti di veder decervellare I nostri due marmocchi impiastricciati brandendo lieti i miseri balocchi salivan su con noi nella vettura felici correvamo in via Euchadé Strozzati tutti quanti allo steccato menando colpi per meglio veder cercando sotto i piedi un asse o un sasso per non sporcar di sangue gli scarponi Venite, vedete, la macchina girar Dal ricco ammirate la testa via volar Eccoci bianchicci di cervella i pargoli ne mangiano e noi pure il palotino affetta con livore e le ferite e i piombi ci godiamo Poi vedo sulla macchina spaurito un brutto ceffo che mi torna poco ti riconosco in faccia bel tomino ci hai derubati e non mi fai pietà A un tratto per la manica mi tira La sposa mia che avanza con premura Ma sbattigli sul muso un bel piastrone Che il palotino si è girato in là Sentendo il suo superbo ragionare Mi gonfio di coraggio e da insolente Di merdra al ricco tiro una gran piastra Che in faccia al palotino si spatacca Di colpo oltre il recinto son menato Dalla folla inferocita strapazzato E son caduto dritto a testa in giù Nel vortice da cui non torni più Venite, vedete, la macchina girar Dal ricco ammirate la testa via volar Ecco cosa capita a chi ignaro Passeggia per veder decervellar In via dell'euchadé da malaccorti Si parte vivi e si ritorna morti
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