Nick: Cyrano622 Oggetto: O nonno mio Data: 19/7/2004 20.34.10 Visite: 125
in questi giorni mi è capitato di riascoltare una superba canzone dei Napoli Centrale, O nonno mio. non ne conosco il motivo, ne mi sforzo di cercarlo (ormai ho timore di cercare di capire lo svilupparsi delle mie connessioni, di ripercorre le stade che nella mia testa portano gli eventi ad associarsi; inizio a fiutare la mia follia e la cosa non mi spaventa ne mi incuriosisce anzi inizia a piacermi e a rendermi orgoglioso); non conosco il motivo, dicevo, che mi ha portato a collegare a questa canzone, un'altra canzone, O sciore cchiu felice, Almammegretta. E poi subito dopo il ricordo di mia nonna, mia nonna che sono ormai dodici anni che non c'è più, mia nonna con la quale ho trascorso la mia infanzia, mia nonna che mi ha tirato su e il merito, o il demerito, di come sono e di quel che sono e soprattutto suo. Mia nonna le sue frasi fatte e non la stereotipata saggezza popolare, ma perle di vissuto compattate in essenza di parole; insegamenti estratti di una vita fatta di sacrifici, espedienti e stenti, affrontata con brillante intelligenza e dissacrante ironia, distillati e mondati dai fronzoli eccedenti. E una di quelle e tornata alla mia mente "co scustumato nge vole o facci tuosto". Mia nonna, la sua quarta elementare, il suo sapersi rapportare ad ogni situazione, il saper domare gli eventi, uscendone sempre nel modo migliore, nella maniera più elegante. Mia nonna che col suo esempio ha rafforzato la mia convinzione per cui l'intelligenza prescinde dalla cultura e non c'è intelligenza laddove non c'è ironia. La cultura si acquisisce sui libri, l'intelligenza è una dote innata e che ad ogni buon conto ritengo strettamente correlata ad una buona dose di autoironia. Diffidate dalle persone colte troppo piene di se o che si prendo troppo sul serio, vi ritrovereste ad esser circondati da stupidi saccenti palloni gonfiati. Franco Lechner in arte Bombolo
vi ho gia diffidato dal chiedermi conto delle mie associazioni mentali |