PALERMO - Un'altra notte di incendi di cassonetti a Palermo, dove il ritiro dei rifiuti non avviene con regolarità e in alcune zone anche per giorni non si vede un autocompattatore. Sono 18 i roghi che hanno impegnato i vigili del fuoco.
La crisi della monnezza siciliana serve a sfatare un mito: discariche e termovalorizzatori non evitano la crisi.
Infatti, dai dati del 2005 forniti dall'Enea, leggo che in Sicilia funziona a pieno regime un Termovalorizzatore.
Inoltre sono attive discariche(qualcuna prossima al collasso) e centri di compostaggio(in quello di Catania va a finire a caro prezzo anche il compost campano).
Attraverso un decreto firmato da Pecoraro Scanio è stato rifinanziato un piano dei rifiuti che prevede la costruzione di altri 4 termovalorizzatori.: a Bellolampo (Palermo), Casteltermini (Agrigento), Paterno’ (Catania) e Augusta (Siracusa).
Eppure la monnezza sta per strada.
Magari la risposta a questo arcano può venire dal processo a Totò Cuffaro in cui vengono fuori anche vicende legate al termovalorizzatore di Casteltermini ( Quando la mafia già sapeva... ), per il quale l’Enel si aggiudicò la gara in cordata con altre società (Elettroambiente spa, all’epoca della richiesta di proprietà del gruppo Enel ma acquistata dalla Falck nel luglio 2007, Enel Produzione spa, Emit Ercole Marelli Impianti Tecnologici spa, A.m.i.a. spa, Catanzaro Costruzioni srl), grazie ad un bando per il quale l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea: doveva essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di Bruxelles e invece la Protezione civile dell’epoca concesse una deroga perché ci si limitasse alla Gazzetta della regione.
Bonagiornata a tutti.