Nick: MaSK|aRa Oggetto: () Data: 22/7/2004 17.0.10 Visite: 146
Volevo scrivere di ischia, delle dodicenni che sono dei femminoni e di noi un po' più grandi che guardiamo atterrite ste ragazzine. Volevo scrivere del desiderio animalesco di un ragazzo verso una di queste donne-bambine. Volevo scrivere dell'unico mio pensiero vedendo quel corpo giovane e rigoglioso. Volevo parlare solo della forza di gravità che ti fotte, volevo dirvi di com'è stato difficile trattenermi dal dire a quella ragazza di tenerseli stretti quegli anni e quelle tette, perchè un giorno ti guardi allo specchio e loro sono un centimetro più giù. Volevo dire, ma non dico, ho deciso di parlare d'altro. Parlerò dei/delle 35enni, di come siano ancora bambini/e, di come non si cresce mai, di come si riesce a litigare per un nulla, di come l'intolleranza e il mobbing ci siano sempre. Parlerò di noi, di 9 persone per 8 e più ore insieme, di come ci si riesca ad odiare per niente, di come si rischia di perdere un ottimo posto di lavoro per un'incomprensione, per la non capacità di tacere... Forse parlo solo della mia stanchezza vedendo certe cose, di come sia più facile dare una matricola e trattare una persona come un numero che darle un volto, una vita... Parlo, ma di solito ascolto... Ascolto le lamentele verso un padrone aguzzino, non comprensivo, pronto a fotterti... ascolto e poi mi guardo intorno e vedo 9 persone che lavorano in un ambiente che dovrebbe essere sereno, dove padrone e dipendente lavorano insieme, e se si sbaglia si sbaglia tutti. La verità è che nessuno è mai felice e deve sempre dare la colpa a qualcun'altro.. la verità è che è meglio sostituire un numero a un volto. |